Fedagri Confcooperative Campania vola ad Expo a testimoniare il valore (in termini di sviluppo comune, di fatturato, di inclusione) della cooperazione agricola e sociale impegnata nell’agricoltura, l’appartenenza al territorio, la buona alimentazione, la faccia di una terra che ha energie e talenti da vendere. La Federazione che rappresenta e tutela le cooperative agricole aderenti a Confcooperative Campania sarà a Milano dal 25 al 31 maggio e dal 24 al 30 agosto, insieme alle imprese cooperative, alle Organizzazioni dei produttori e alle Fattorie sociali. Parliamo di realtà dell’ortofrutticolo, dell’olivicolo, del vitivinicolo e della zootecnia.
Localizzate su tutto il territorio campano (da Avellino a Salerno) queste imprese hanno scelto di non delocalizzare, di creare occupazione e soprattutto di partecipare all’esposizione universale non con l’idea di prendere necessariamente qualcosa, ma di portarvi un’esperienza, un modello di impresa, le relazioni, in sintonia con quanto si è proposto la Confederazione nazionale.
Fedagri Confcooperative Campania testimonia l’agricoltura intelligente, che crea rete e ricchezza sul territorio di riferimento. Testimonia la cura per l’ambiente, e in collaborazione con il mondo sociale, anche il reinserimento e il riscatto per persone affette da una malattia mentale, da dipendenze o in stato di detenzione. Il valore delle persone e non del profitto.
La location espositiva della cooperazione (60 mq) si trova presso Cascina Triulza, il padiglione dedicato alla società civile ed all’economia sociale e di cui Confcooperative è official sponsor. Lo spazio a disposizione di Confcooperative, dal livello nazionale a quello territoriale, sarà animato da convegni, workshop e dibattiti, fino alla fine di ottobre.
Alfonso Di Massa, presidente della Fedagri Campania, commenta così la partecipazione della Federazione e delle sue imprese all’Expo:
“Ancora una volta sosteniamo la Campania attraverso la cooperazione che valorizza i prodotti e il lavoro in tutta la filiera, dal campo alla tavola. O quella che pur non di vocazione agricola, fa dell’agricoltura uno strumento di welfare, nel segno dell’intersettorialità che caratterizza la nostra Organizzazione. Facciamo parte di una forza, di un movimento che nonostante questa crisi, fa segnare il + 4,9% di occupazione. La nostra partecipazione ad Expo è legata al desiderio di raccontarci, di tessere relazioni, di crescere come imprenditori e come persone. Sposiamo la filosofia di tutta Confcooperative. Siamo una rete, anche a Milano”.