Un mare di giovani e di moto per accompagnare Luigi Avellino nel suo ultimo viaggio. E Per l’ultima volta al suo fianco le moto, il suono del motore, quel suono che ha tanto amato.
Luigi è arrivato in chiesa a Messigno, periferia pompeiana, proprio accompagnato dalle moto che hanno sgasato in suo onore all’ingresso in chiesa. Gremita all’inverosimile la parrocchia dei Sacri Cuori, centinaia le persone accorse per l’ultimo saluto, centinaia quelle rimaste fuori, in piazza Concordia. Tantissime le moto che hanno riempito tutta la piazza e le stradine che entrano nelle masseria laterali.
Commozione, rabbia e rassegnazione. Luigi Avellino giovane 23enne è rimasto ucciso in un tragico incidente stradale venerdì scorso e, dopo l’esame autoptico svoltosi nella giornata di ieri che non ha potuto far altro che confermare la morte del giovane pompeiano per i gravi danni subiti dagli organi interni al momento del violento impatto, oggi ha riunito i tanti amici, parenti, conoscenti e persone comune commosse per il tragico destino che il fato gli ha riservato, proprio nel rione di Messigno che lo aveva visto crescere. Impressionante il numero di giovani, tutti con una maglia bianca con il viso sorridente di Luigi: “Resterai sempre nei nostri cuori”. Questa la frase stampata sul cuore dei tanti amici, su quella maglia bianca, pura come la gioventù dell’ennesima vittima della strada.
Commovente la funzione sacra, più simile a quella di uno sposalizio che ad un funerale, messa cantata e parole di speranza da parte del sacerdote. Parole che toccano il cuore, che parlano di gioventù e di resurrezione.
All’uscita del feretro, un nodo in gola ha accomunato tutti i presenti, compreso chi vi sta scrivendo. Lacrime, lacrime e dolore misto tanti petali di rose bianche ed al rumore assordante dei motori e dei clacson delle moto che avevano accompagnato Luigi in chiesa e che lo hanno seguito in un lungo, chiassoso, e per certi versi gioioso, corteo che ha voluto inneggiare al ricordo di un giovane allegro, esuberante e amico di tutti. “Cià Mazzo’”, questo l’ultimo saluto che gli amici hanno voluto riservare a “Giggino Mazzola” come in tanti lo conoscevano e lo chiamavano nella consuetudine quotidiana degli amici del bar dopo il lavoro.
Le indagini intanto proseguono e al vaglio degli inquirenti ci sarebbero le immagini delle videocamere di sorveglianza installate proprio su quel tratto di strada. Dai filmati, come confermatoci anche da un nostro lettore presente sul luogo dell’incidente, si evincerebbe chiaramente la dinamica del fatale impatto che si è portato via Luigi Avellino. In quel tratto di strada, al momento dell’incidente erano presenti certamente un furgone, che però sembrerebbe essere già oltre l’impegno della sede strada, essendo già entrato nel parcheggio a seguito della precedenza lasciatagli da un altro automobilista. In ogni caso il triste risultato non cambia. Sull’asfalto di via Molinelle è restato un ragazzo di appena 23 anni che aveva tutta la vita davanti. Saranno, adesso, gli inquirenti a stabilire nei dettagli le cause e le eventuali colpe.
Il corteo, infine, si è incamminato verso via Ripuaria con la bara bianca portata a spalla e con il gas a tutta delle moto, quasi come un concerto di commiato tutto per lui, Luigi Avellino.
Gennaro Cirillo
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