Evasione di Irpef, Ires e Iva: la guardia di finanza ha sequestrato ai coniugi Fedele Ragosta e Annamaria Iovino, nonché a Gabriele Iovino, beni per oltre 71 milioni du euro. L’operazione è stata svolta oggi dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” emesso dal gip del Tribunale di Nola su richiesta della Procura partenopea. Il sequestro ha riguardato conti correnti, rapporti finanziari, beni mobili e immobili registrati nonché quote sociali fino all’occorrenza del valore di oltre 71 milioni di euro.
Tale somma è corrispondente all’ammontare complessivo dell’Irpef evasa dai coniugi negli anni dal 2007 al 2011 (per circa 64 milioni di euro) nonché dell’Ires e dell’Iva evase dalla Imi Sud srl, amministrata da Gabriele Iovino nel 2008 (per oltre 7 milioni di euro).
Ai coniugi sono stati contestati plurimi reati di dichiarazione infedele nonché di appropriazione indebita aggravata. A carico di Gabriele Iovino è stato ipotizzato il reato di dichiarazione infedele con riferimento alla Imi Sud, nonché il concorso con Ragosta per il reato di appropriazione indebita aggravata.
Secondo l’accusa i coniugi hanno ricevuto nel tempo dalle società Dagar srl e Imi Sud srl, attraverso bonifici bancari accreditati in varie tranches su propri conti correnti personali, somme di denaro ammontanti nel complesso a circa 165 milioni di euro, a titolo di restituzione di fittizi finanziamenti nella loro qualità di soci. Riguardo invece alla Imi Sud è stato appurato che, attraverso una serie di annotazioni contabili effettuate nel 2008 (del tutto artificiose), sono stati evidenziati costi inesistenti relativi a falsi acquisti di merci nonché un fittizio debito della società nei confronti dei soci anch’esso stornato nel successivo 2009 mediate bonifici bancari.