“Francesco è una bellissima immagine per un vigile e per tutto il corpo della polizia municipale perché ha salvaguardato il bene altrui”. Lo ha detto il cappellano del corpo della polizia municipale di Napoli che ha officiato i funerali del capitano Francesco Bruner, ucciso nella strage di venerdì mentre cercava di fermare l’omicida Giulio Murolo.
“Il suo sacrificio e quello della sua famiglia – ha detto don Mario Bellicose – bastano, non vogliamo anche quello di Vincenzo”, ossia Vincenzo Cinque, l’altro vigile urbano ricoverato in rianimazione. Sulla bara, posta al centro della navata della chiesa di Sant’Antonio di Padova, sono stati posti il berretto e la sciabola della divisa da alta uniforme della polizia municipale. All’uscita dalla chiesa, le centinaia di persone che erano assiepate davanti la chiesa e lungo la strada, hanno accompagnato l’ultimo viaggio della salma del capitano Bruner con un lungo applauso. Dalla folla si è levato il grido “Sei un eroe”. Dietro l’auto, la moglie Rosaria e i figli Enzo e Claudio. La salma sarà sepolta nel cimitero di Secondigliano.
“Il capitano Bruner è morto da eroe perché ha avuto coraggio, non ha avuto paura e non è scappato”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha parlato del capitano della polizia municipale Francesco Bruner al termine della cerimonia funebre. Il sindaco, ricordando che la sparatoria di venerdì scorso è stata “una tragedia che ha colpito Napoli nel cuore”, ha affermato che si è trattato di “una vera e propria aggressione criminale all’intera città” in cui l’amministrazione comunale “ha pagato un prezzo altissimo”. de Magistris ha ribadito che il comportamento del capitano Bruner “che, mentre Murolo sparava con un fucile a pompa, si è messo davanti per cercare di fermarlo ed evitare che altri potessero essere ammazzati; è un comportamento eroico che fa onore alla nostra comunità e al corpo della polizia municipale”.
Oggi a Napoli, come ad Arzano dove nel pomeriggio si svolgeranno i funerali di Luigi Cantone, è lutto cittadino. “È – ha aggiunto il sindaco – una giornata tragica attraversata da funerali struggenti, dolorosi e partecipati”. “Questi morti – ha concluso de Magistris – sono eroi civili a cui lo Stato deve riconoscere il loro valore perché hanno dato la vita per difendere la nostra comunità”.
Il gip Maria Vittoria Foschini, a conclusione della breve udienza di convalida, nel corso della quale Giulio Murolo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha convalidato l’arresto in flagranza dell’autore della strage di Miano ed ha emesso nei suoi confronti una ordinanza di custodia in carcere. Murolo è detenuto da solo in una cella, dove viene sorvegliato costantemente anche per evitare gesti autolesionistici.
Murolo non ha risposto al gip – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Giulio Murolo, l’autore della strage di Miano, a Napoli, nella quale sono morte 4 persone e sei sono rimaste ferite. E’ terminata l’udienza di convalida dell’arresto e si attende l’emissione del provvedimento restrittivo da parte del gip Maria Vittoria Foschini.
L’avvocato di Giulio Murolo, l’autore della strage del 15 maggio nel quartiere Miano di Napoli, chiederà la perizia psichiatrica per il suo assistito. “E’ indispensabile – ha detto l’avvocato Carlo Bianco, difensore d’ ufficio, ma in procinto di essere nominato legale di fiducia dai familiari di Murolo – verificare la sua partecipazione cosciente o semi-cosciente. Io ho incontrato un uomo sconvolto e terrorizzato, che ha rimosso l’accaduto”. “E’ evidente che sulla sua mania per le armi, sull’arsenale che deteneva in casa dovrà pronunciarsi un perito”, ha aggiunto il legale.
”E’ rammaricato, addolorato, pentito. Chiede perdono ai familiari e ai parenti delle altre vittime”, ha detto l’avvocato Carlo Bruno. Il legale ha riferito che lo ha visto in condizioni peggiorate rispetto a sabato scorso, che è sotto choc e che poco alla volta sta ‘realizzando’ la gravità del suo gesto”.
Si svolgeranno domani alle 10.30 nella parrocchia di corso Secondigliano i funerali del capitano della polizia municipale di Napoli Francesco Bruner. A comunicarlo è stato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
“Queste persone – ha detto de Magistris – sono stati veri e propri eroi della città perché si sono frapposti per salvare vite umane a un pazzo criminale che sparava con un fucile a pompa. Li ricorderemo sempre e ci stringeremo per sempre alle loro storie e alle loro famiglie”. Il sindaco ha sottolineato che “il Comune di Napoli, con la sua polizia municipale, ha pagato un prezzo altissimo con un morto e un ferito grave, ma è tutta la città che è stata colpita”. De Magistris ha ribadito la volontà di chiedere allo Stato il riconoscimento della medaglia d’oro al valore civile per chi ha perso la vita a causa di Giulio Murolo.