Registra un caloroso successo la mostra ”Arte da gioco ” al Carcere borbonico . Dal 12 al 19 maggio in tantissimi hanno voluto osservare e fermarsi a riflettere sull’azzardopatia attraverso le opere di quindici artisti campani che con grande creativita’ e maturita’ hanno raccontato un fenomeno cosi diffuso quanto .
Autentiche e interessanti le opere dei giovani autori che hanno hanno sentito e voluto partecipare per sensibilizzare sull’argomento quasi ad attirare l’attenzione di molti coetanei che non sono esclusi dalla categoria di giocatori d’azzardo .
Questi gli espositori della seconda edizione della collettiva d’arte: Pellegrino Capobianco, Vincenzo Liguori, Errico Pontis, Renato Pontis, Generoso Vella , Lina Vella Gianluca Iki Avella, Michelle De Paola, Anna Utopia Giordano, Filomena Marino, Andrea Matarazzo, Pietro Satiro e Alfonso Trillicoso ex studenti degli istituti d’arte e alievi dell’Accademia di belle arti di Napoli con un bagaglio ricco di esperienze , competenze e maturita’ con cui hanno saputo ben raccontare gli effetti e i rischi della dipendenza da gioco d’azzardo patologico . A rafforzare questo intento aforismi e frasi celebri che hanno integrato la lettura dell’opera meticolosamente collegati al tipo di gioco rievocato da ciascun artista .
:” Un evento – da affermato il curatore Vella – che ha goduto fin da subito il sostegno di ” Mettiamoci in gioco ” con cui abbiamo condiviso la voglia di fare rete e lavorare per un fine comune . Secondo me lo spirito di servizio e di attivismo possono formare buoni cittadini e responsabilizzarli di piu’ . Lavorare per il territorio, suggerire idee e proposte, investire e scomettere su se stessi possono essere un modo per svegliare una citta’ che ha fame di benessere , di servizi, di cultura e di solidarieta’ .
E ancora una volta sono felice di operare con l’arte adoperandola come mezzo di riflessione e di indagine del nostro presente . Doverosi i ringraziamenti agli artisti per la loro partecipazione, alla Provincia per il patrocinio e la concessione degli spazi, al Coordinamento della Regione Campania ” Mettiamoci in gioco ” e in particolare a Maria Calabrese e Laura De Falco , alle decine di associazioni che hanno appoggiato l’iniziativa , ai tecnici del carcere borbonico per la fattiva collaborazione e infine ad Anna Utopia Giordano per il contributo grafico a favore dell’evento”.