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Bagnoli, la solita estate: noleggio di sdraio e vendita bibite in mano agli abusivi

Via di Pozzuoli a Bagnoli primo tratto di via Napoli (Pozzuoli).Bagnoli alla vigilia dell’ormai prossima estate : solita routine, solito squallore!!!! Puntualmente nel tratto costiero che da Piazzetta Bagnoli che si estende per la centralissima via di Pozzuoli sono riapparsi noleggiatori abusivi di lettini e sdraio con tanto di frigo da adibire alla vendita , sempre fuori legge, di bevande alcoliche. Il tutto su spiagge bagnate da acque non balneabili. Peggio di così si muore : lo avevamo evidenziato, denunciato , sottolineando nel contempo al presenza del commissariato di polizia di Bagnoli a 100 metri dal sito in questione.

Eppure ad oggi nulla è cambiato : a questo punto ci chiediamo sgomenti dove sia lo Stato e a cosa il sindaco di Napoli Luigi De Magistris si riferisse parlando di tutela della legalità. Con questi presupposti la portata del danno arrecato alle nuove leve è incalcolabile : abbandonati dalle istituzioni, orfani di riferimenti sociali e strutture aggregative, i ragazzi pascolano nell’attesa non si sa bene di cosa ammazzando il tempo , nel migliore dei casi, ingurgitando birra seduti sull’uscio di pub o pseudo paninoteche della zona.

Per non parlare del verde pubblico trasformato all’imbrunire in punto di ritrovo per consumatori di erba e hashish. Continuando esclusivamente a declamare i successi o le sconfitte della locale squadra di calcio, della pizza e del mare blu ( una volta forse)senza produrre di concreto alcun che agli onesti napoletani , soprattutto a quelli che vivono in periferia, non resterà che scappare da questa meravigliosa città che politiche scellerate hanno voluto da sempre divisa in fazioni e ceti sociali.

Sappiamo bene dei poteri massonici, delle logge e quel che è peggio della collusione che spesso interseca poteri talmente diversi da confondersi tra loro. Intanto la vita ,sempre troppo breve , passa e agli onesti contribuenti non resta che l’amarezza di aver vegetato senza diritti e senza avere alcuna voce in capitolo nella gestione di quella che solo sulla carta dovrebbe essere una società democratica e civile. In sintesi : se l’inferno è l’impossibilità della ragione a Napoli siamo molto vicini alla “città dolente, all’eterno dolore”.

Alfonso Maria Liguori

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