Cinque minuti di pausa in una giornata, come sempre, ricca di impegni e appuntamenti istituzionali ai quali non mi sottraggo mai, anche a discapito della mia vita personale.
Ho inteso festeggiare quel momento con le persone con cui condivido, ormai, la maggior parte del mio tempo anche per ringraziarli della disponibilità e della professionalità con cui ogni giorno, sottraendo tempo e spazio alle proprie vite, lavorano accanto a me anche fino a tarda sera. Certo, se paragonato ai fasti dei buffet a cui questo Palazzo era abituato, il rinfresco da me offerto appare molto misero. Ritengo però che la sobrietà sia uno stile di vita che si manifesta sotto diverse forme e questa ne è una. Oltre ai dirigenti e ai dipendenti, al taglio della torta hanno preso parte anche i consiglieri e alcuni esponenti delle Forze dell’Ordine.
E si è trattato, davvero, pochi minuti di semplice cortesia. Il tutto è stato ovviamente pagato di tasca mia. Mai mi
La fattura di quel rinfresco (di cui sono tuttora in possesso) è stata saldata la mattina dopo, quando, mi sono recato alla pasticceria presso cui lo avevo ordinato e ho pagato personalmente alla presenza del titolare dell’esercizio. Una circostanza confermata già in passato dallo stesso titolare. Ma Gallo, in preda ad un momentaneo vuoto di memoria, deve aver dimenticato anche questo”.