Per il vertice romano anche una delegazione dei lavoratori termali è giunta nella Capitale per seguire da vicino le sorti della loro azienda fallita.
Per ottenere attenzione dai vertici del Governo e della regione il primo cittadino stabiese ha iniziato lo sciopero della fame, una protesta “ripagata” dai due Enti ma per quanto riguarda il loro futuro i termali sono sempre scettici.
Sì perché il punto su cui battono da tempo rimane sempre senza risposta: in quanti verranno ripresi in servizio una volta che la procedura di privatizzazione dell’azienda sarà andata in porto?