Siamo nel pieno della campagna elettorale con tutte le belle promesse e slogan fantasiosi il cui intento è dare nuove speranze per una vita più dignitosa ai giovani, pensionati, disoccupati, lavoratori. Forse però questa ennesimo influsso di speranza può non essere sufficiente per chi, come i lavoratori di Campania Innovazione, ormai la speranza l’hanno quasi persa.
I dipendenti di Campania Innovazione, Agenzia regionale per la promozione della Ricerca e dell’Innovazione, hanno recapitato una lettera a Stefano Caldoro, attuale presidente della regione Campania, minacciando di intraprendere lo sciopero della fame.
Il loro futuro lavorativo è incerto; infatti dieci lavoratori sono stati sospesi con una procedura di trasferimento in Sviluppo Campania, società della Regione Campania che ha come obiettivo la promozione dello sviluppo territoriale regionale.
Tutto questo sta accadendo nel silenzio più assoluto della regione che inoltre ha annullato senza alcun valido motivo l’incontro con i lavoratori del 15 maggio. Questa situazione di incertezza è accompagna da quella ugualmente grave del ritardo dei pagamenti degli stipendi, precisamente sono ormai sedici gli stipendi arretrati che hanno spinto questi lavoratori ha proclamare lo sciopero della fame davanti la sede regionale di Santa Lucia.
La fine dello sciopero avverà solo se le loro richieste saranno realizzate: Svilupppo Campania dovrà provvedere a completare le procedure di avviamento di questi dieci lavoratori e la regione dovrà effettuare il pagamento degli stipendi arretrati. La Cigl con una lettera si è unita allo sconforto e alle preoccupazioni dei lavoratori sostenendoli nella decisione di scioperare. Quando questo trambusto della campagna elettorale sarà terminato speriamo che chiunque salirà al potere avrà maggiormente cura e interesse delle difficoltà dei cittadini.
Gianluca D’Ambrosio