Al centro della campagna, ideata dall’associazione culturale Odissea, il tema della liberalizzazione dei servizi aggiuntivi nei musei italiani e campani e la deriva oligopolistica in cui versa ad oggi la loro gestione.
“I privati – spiegano i volontari di Odissea – si spartiscono l’85,6% degli introiti dei servizi aggiuntivi legali alle ricchezze del nostro territorio. Parliamo, in particolare, di tre privati: CoopCulture, Mondadori Electa e Civita Culture, gestite rispettivamente da Giovanna Barni, Marina Berlusconi, Gianni Letta e Luigi Abete. Denunciamo una totale assenza delle gare d’appalto, con l’affidamento diretto e con un ingiustificato regime di proroghe, che lede qualunque principio di concorrenza. E’ un sistema che favorisce un oligopolio di colletti bianchi, cui oggi compete la gestione dei business più remunerativi di siti quali Colosseo, Uffizi e Scavi Archeologici di Pompei”.