Boom di visitatori alle ville archeologiche di Stabia

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Una campagna di promozione del patrimonio storico-archeologico stabiese nata nel 2012 dall’idea dei volontari del circolo Woodwardia, presidio locale di Legambiente con sede operativa nel bene confiscato Asharam, nel quartiere Santa Caterina. Un gruppo di giovani volontari che oltre all’impegno nella tutela dell’ambiente è da sempre molto attento a promuovere le bellezze dell’area stabiese, quella che gli antichi denominavano ager stabianus. Negli ultimi quattro anni i volontari di Legambiente hanno dimostrato con i fatti e con migliaia di visitatori la possibilità concreta di creare un indotto turistico di carattere archeologico.

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Un progetto che purtroppo stenta a trovare un adeguato seguito da parte dell’amministrazione comunale e degli altri enti preposti che stentano ad avviare politiche di accoglienza turistica adeguata. Su tutte si può citare l’assenza di un adeguato sistema di pedonabilità turistica che colleghi in pochi minuti villa Arianna e villa San Marco al vicino centro urbano e alle due stazioni della circumvesuviana. Quello del Woodwardia è un attivismo di qualità che oltre ad una seria progettazione vede la partecipazione di laureati e laureandi in archeologia e materie affini, coadiuvati anche quest’anno da giovanissimi studenti dei licei stabiesi “Plinio Seniore” e “Severi”.

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All’accoglienza all’ingresso delle ville archeologiche e alle tradizionali visite guidate gratuite, anche in lingua straniera, si affiancano momenti di approfondimento organizzate in collaborazione al comitato scavi di Stabia. Domenica 31 maggio si svolgerà l’ultima giornata dell’iniziativa, l’appuntamento è come sempre dalle ore 10 alle 13, con accoglienza in entrambe le ville archeologiche di Varano. Previsto anche un approfondimento sull’architettura delle case romane alle ore 11.30 presso villa Arianna, dal titolo “L’abitazione romana: dalla domus alla villa” a cura dell’architetto Maria Rosaria De Simone.

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