Riapre il centro Gaudium, tanti i cittadini che hanno preso parte all’inaugurazione di questa mattina: la città ritrova uno spazio storico e i “nonni” adottano la Fonte Salutare.
È raggiante il primo cittadino Ferdinando Uliano. Le politiche sociali sono il suo terreno e ci si muove con disinvoltura. Conosce ognuno dei frequentatori del centro anziani e l’ironia la fa da padrone: “So che le più entusiaste di questa inaugurazione sono le vostre mogli – dice – Ormai erano arrivate all’esasperazione, non sapevano più come liberarsi di voi”. Battute che nascondo un’attesa reale, a volte concitata, ma che ha portato a risultati concreti. “Finalmente la città si riappropria di un altro pezzo importante. Importante soprattutto perché quest’Amministrazione è arrivata a centrare l’obiettivo con forze esclusivamente interne. La ristrutturazione è stata effettuata grazie agli operai comunali, senza ricorre a ditte esterne e senza gravare sulle casse comunali.
Portare il Gaudium all’intero dei locali comunali farà risparmiare all’Ente circa 72mila euro l’anno. Ma andremo oltre – continua il primo cittadino – abbiamo, infatti, scoperto che la casa comunale dispone di altri locali, poco distanti dalla nuova sede del Gaudium. Spazi che abbiamo intenzione di ristrutturare e mettere a disposizione dei cittadini. In questo modo non solo blocchiamo gli sprechi e lo sperpero di danaro pubblico, ma facciamo in modo che i cittadini si riapproprino di strutture comunali, pubbliche, e quindi di tutti.
Quest’Amministrazione continuerà a favorire l’aggregazione sociale a qualsiasi livello coinvolgendo diverse generazioni. Ieri ho incontrato i ragazzi del servizio civile. Sono tanti, entusiasti e pronti a fare la loro parte. Inizieranno presto, portando avanti due progetti che ritengo cruciali: animeranno i campus contro la dispersione scolastica e i campus estivi destinati ai tanti bambini che non hanno la fortuna di poter andare altrove a trascorrere le proprie vacanze. Ma non solo. L’aiuto delle persone anziane sarà fondamentale anche per tramandare e mantenere vive le tradizioni. Ho accettato la loro proposta di adottare una parte della Fonte Salutare per restituirle stile e decoro e spero, al più presto, di poter mettere a loro disposizione i terreni comunali abbandonati e incolti affinchè diventino degli orti urbani. Non c’è una formula per restituire dignità a questa città, ma una cosa è certa: possiamo farlo assieme, con impegno e costanza e la nostra presenza qui, oggi, dimostra che è possibile”