Nell’ambito del consueto programma di controlli in mare predisposti dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia i militari, agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Savino Rico, hanno eseguito un intervento finalizzato al contrasto delle attività illecite lungo l’intera filiera della pesca.
Nel pomeriggio di giovedì 28 maggio 2015 eseguita un’operazione di polizia marittima, ove è stato individuato un pescatore che aveva collocato una lunga rete da pesca nella Zona di Tutela Biologica denominata “Banco di Santa Croce”, nelle acque antistanti il Comune di Vico Equense.
Dopo un’intesa giornata, iniziata già alle prime luci dell’alba, di verifiche alle attrezzature da pesca lungo il litorale Sorrentino, una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa di Castellammare di Stabia ha permesso ai militari della Guardia Costiera di accertare l’illecito, cogliendo in flagrante il trasgressore che, mediante un’unità a remi, effettuava attività di pesca illegale all’interno del predetto specchio acqueo.
Il personale militare intimava al pescatore, intento a calare la rete da posta, di interrompere immediatamente le attività in corso, di salpare le reti e di rigettare in mare il pescato ivi rinvenuto.
Al termine dell’operazione, i militari procedevano alla formale contestazione nei confronti del comandante della suddetta unità delle violazioni alle norme in materia di pesca professionale, irrogando sanzioni amministrative per un totale di 4000 euro e ponendo sotto sequestro tutti gli attrezzi utilizzati per l’illecita attività (circa 700 metri di rete).
Tale attività conferma il costante impegno della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia volto alla repressione di ogni forma di attività illegale che si svolge nelle acque del proprio Compartimento Marittimo, con particolare riguardo a quelle finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente marino nel suo complesso.