Furto di un trattore nel bene confiscato alla camorra, la solidarietà di Confcooperative

fattoria-sociale-fuori-di-zucca“Un gesto vile quello di chi ha attaccato al cuore la Fattoria sociale Fuori di Zucca, derubandola. La legalità, l’inclusione sociale continuano a spaventare, a creare imbarazzo, ad indurre i violenti ad azioni ignobili.

Le istituzioni facciano la loro parte, schierandosi accanto alla rete sociale che da anni è protagonista di un vero e proprio riscatto della provincia di Caserta. Esprimiamo a Fuori di Zucca vicinanza e solidarietà, con la certezza che dopo un normale sconforto, nella Fattoria si ritrovino il coraggio e l’entusiasmo che caratterizzano tutti gli operatori”.

Così Giovanpaolo Gaudino, presidente di Federsolidarietà Confcooperative Campania, all’indomani del furto di un trattore all’interno della Fattoria sociale Fuori di zucca, gestita dalla cooperativa sociale Un fiore per la vita.

Presso Fuori di Zucca è indetta per venerdì 5 giugno, ore 19.00, una riunione per discutere dell’ennesimo attacco all’impresa sociale e ad un presidio di legalità. L’appuntamento è promosso dalla rete del Comitato don Peppe Diana e dal coordinamento provinciale casertano di Libera.

Fuori di Zucca è gestita da Un fiore per la vita, una cooperativa sociale di tipo b, aderente a Federsolidarietà Confcooperative Campania, che impegna soggetti svantaggiati (affetti da dipendenze, da disagio mentale ecc.) nell’agricoltura sociale, pratica di integrazione e di accompagnamento al lavoro.

La Fattoria sorge intorno all’ex manicomio di Aversa, un’area gigantesca, totalmente abbandonata e nel tempo valorizzata proprio grazie all’azione della Fattoria.

La Fattoria, infatti, ha restituito la terra e il verde alle famiglie, ai bambini e agli adolescenti. Un’oasi di pace in un centro urbano ostile.

Oltre l’integrazione e la diffusione della pratica virtuosa dell’agricoltura sociale, merita attenzione la riqualificazione degli spazi che la cooperativa ha avuto in gestione. Una riqualificazione che ha permesso alla comunità di godere di un’area ormai diventata bene comune e che, in caso contrario, sarebbe stata condannata alla decadenza, preda di vandali come il resto dei giardini circostanti e non gestiti dalla cooperativa.

La Fattoria è anche un luogo di legalità, di memoria, di conoscenza, di consapevolezza. Al suo interno, tra piante e campi coltivati, sorge un giardino dedicato alle vittime innocenti della criminalità organizzata.

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