Omicidio Tommasino: “non fu il clan a dare l’ordine”, annullato l’ergastolo per i killer

_tommasino_cmare_staLa prima corte della Cassazione ha annullato gli ergastoli per Renato Cavaliere e Catello Romano, due membri del commando che sei anni fa, nel febbraio del 2009, ammazzò a colpi di pistola il consigliere comunale del Pd di Castellammare Gino Tommasino.

Cavaliere
Cavaliere

I legali dei due killer avevano presentato ricorso contro la sentenza della Corte d’AppelloCatelloRomano che gli aveva inflitto la massima pena per l’efferato omicidio del politico stabiese, ucciso mentre era alla guida della sua Lancia con al fianco il figlio minorenne.

Secondo la sentenza, le cui motivazione saranno depositate nei prossimi giorni, non fu il clan D’Alessandro di Scanzano ad ordinare l’omicidio benchè ad eseguirlo materialmente furono 4 affiliato della cosca.

Si tratta della cosca di cui facevano parte i due, Romano e Cavaliere, che entrarono in azione insieme all’ex reggente della cosca Salvatore Belviso (nonchè cugino del boss Vincenzo D’Alessandro) e Raffaele Polito.

Gli ultimi due hanno scelto strade diverse: Polito ha scelto l’abbreviato incassando undici anni di pena, mentre Belviso dopo essere diventato collaboratore di giustizia ha ricevuto uno sconto ottenendo 20 anni di reclusione. Da ricordare che solo due settimane fa colui che materialmente eseguì l’assassinio, Renato Cavaliere, ha deciso di pentirsi e collaborare con la giustizia rispondendo alle domande dei magistrati.

Quindi la Corte di Cassazione rimanda il processo di nuovo al secondo grado di giudizio perchè dovrà essere riformulata la pena per i killer Romano e Cavaliere in quanto l’aggravante mafiosa è caduta.

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