In una nota stampa Cuozzo ha dichiarato: “Quando si dice che il silenzio è d’oro e la parola è d’argento si pensa immediatamente a Pasquale Aliberti che invece di fare autocritica a proposito del risultato del suo partito si permette di avventurarsi nella ricerca di colpevoli con strampalate analisi del voto.
Aliberti nel maldestro tentativo di giustificare l’ingiustificabile ricorre ad un raffronto tra Forza Italia ed Alleanza Nazionale che risale al 2005, insomma, è arrivato al pleistocene per sostenere una inesistente del suo partito.
I dati reali e recenti dicono di una progressiva crescita di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e di un lampante tracollo di Forza Italia in provincia di Salerno.
Basta analizzare questo trend: in provincia di Salerno nel 2013 Forza Italia – Pdl alle elezioni politiche ha riportato il 28,18%, alle elezioni europee del 2014 il 22,79%, alle elezioni regionali del 2015 l’ 11,41%; Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale alle elezioni politiche nel 2013 ha riportato il 7,10%, alle elezioni europee del 2014 il 7,91%, alle elezioni regionali del 2015 il 10,22% .
Questo è lo specchio di due partiti che, evidentemente, conoscono fasi completamente opposte.
A nulla servono le chiacchiere rispetto alla realtà nuda e cruda dei numeri.
Ancor meno servono le improbabili lezioni di Aliberti che dovrebbe pensare a non dividere soprattutto in un momento così delicato ma non ci possiamo attendere responsabilità da chi ha apertamente votato alla Provincia per il candidato del PD, quel Canfora che è diventato in pochi mesi il becchino del territorio provinciale.
E’ stantia, infatti, anche la retorica del voto di Fratelli d’Italia che si spiega con la gestione del potere.
Il voto di Fratelli d’Italia si spiega con l’impegno quotidiano di una classe dirigente che vive ed interpreta i bisogni del territorio a prescindere dai ruoli di governo, con una scelta di coraggio operata nel 2013 dall’ unico Leader di Centrodestra Edmondo Cirielli con il lavoro duro quanto umile del nostro Presidente Regionale, Antonio Iannone, con il senso di appartenenza di una intera Comunità di donne ed uomini che mettono le idee davanti alle proprie convenienze; il dato di Forza Italia, diversamente, si spiega con l’assenza sistematica dai territori, con un atteggiamento che tradisce tutti i suoi limiti nel momento in cui si è ridimensionato fortemente il voto d’opinione che sempre c’era stato per la figura di Silvio Berlusconi.
Non serve fare la caccia alle streghe, non serve fare le prime donne, non serve fare i palloni gonfiati, non serve dare sfogo a frustrati e frustrazioni, non serve ragionare secondo vecchi schemi di un centrodestra superato, nel modello e nel metodo, sia a livello nazionale sia a livello locale.
Serve lavorare, serve presenza, serve impegno quotidiano, serve avere persone capaci di lavorare di squadra, serve mettere da parte coloro che vivono in una logica di crescita personale o al massimo familiare, serve onestà intellettuale. Bisogna dire basta ai soliti avvelenatori di pozzi, ai mestatori che giocano a fare gli anarchici individualisti, agli eterni mortificati che gonfiando palloncini hanno messo insieme due stipendi dalla politica nella stessa famiglia.
Il PD, Renzi, De Luca sono giganti dai piedi d’argilla che presto il tempo curatore e galantuomo spazzerà via ma noi dobbiamo fare meglio di quello che abbiamo prodotto nelle stagioni di governo nazionale. Noi crediamo di poter dare un grande contributo con il nostro Leader nazionale Giorgia Meloni.”