Il Corpus Domini, si conferma come una delle ricorrenze più sentite dagli strianesi, gremita la Chiesa madre di San Giovanni battista a Striano nonostante le avverse condizioni meteo. Una processione, quella di ieri sera, breve rispetto al solito per via del maltempo lungo le strade del centro ha accompagnato l’ostensorio seicentesco stretto tra le mani parroco p. Michele Fusco, sotto il tradizionale baldacchino.
In testa le associazioni, i movimenti e i gruppi parrocchiali, seguiti dai bambini che quest’anno hanno ricevuto la prima comunione a seguire autorità civili, militari e una grande folla di fedeli. La processione partita dalla Congrega del Santissimo Crocifisso di via Nazario Sauro, ha attraversato le strade del centro, dove si svolge la vita di ogni giorno, tra gioie e sofferenze. Presente l’amministrazione comunale, il comando dei vigili urbani e i carabinieri della locale stazione.
Al termine in Piazza 4 novembre, il parroco ha rivolto il suo discorso alla città, toccando punti molto discussi e deboli della società odierna. Dall’illusione di un lavoro per i disoccupati all’appello agli imprenditori che hanno il timore di investire e creare occupazione. Dagli amministratori chiamati a governare la città affinché operino scelte coraggiose a vantaggio dei poveri e degli emarginati, a tutti i cittadini affinchè collaborino alla crescita sociale ed economica della città liberando i pensieri dai pregiudizi e dalle divisioni moltiplicando le iniziative di carità.
Un vero e proprio appello affinché tutti nelle proprie forze, cittadini, imprenditori, governanti facciano la propria parte per la crescita del paese. Ha concluso invitando tutti a riprendere anche le autorità religiose qualora venissero meno alle necessità della comunità.
Raffaele Massa