Bagnoli nuova roccaforte della prostituzione cinese a Napoli

casa luci rosseBagnoli nuova roccaforte della prostituzione cinese a Napoli. Nei pressi della locale stazione cumana consultando uno dei tanti siti di incontri presenti sul web è possibile usufruire di “rilassanti massaggi” a prezzi modici ( si parte da 50 euro) effettuati da ragazze orientali poco più che maggiorenni in graziosi appartamentini. Camorra napoletana + mafia cinese = affari milionari.

Questo il triste dato emerso dall’analisi reale di un fenomeno che rischia di compromettere ulteriormente la qualità d’esistenza dei residenti.

L’andirivieni di clienti, spesso pregiudicati , stuzzica infatti la fantasia commerciale di spacciatori pronti a incrementare notevolmente il proprio giro d’affari offrendo all’utenza delle prostitute asiatiche anche la possibilità d’acquistare stupefacenti a prezzo conveniente. Insomma una holding del malaffare dove se paghi trovi di tutto e di più a buon mercato: addirittura, secondo alcune indiscrezioni, all’imbrunire sarebbero stati visti nei pressi delle case di appuntamento noti latitanti partenopei forse alla ricerca di “allegra compagnia orientale”.

Pare infatti che le ragazze cinesi siano oltre modo discrete, estremamente disponibili e ultra economiche in relazione alle “colleghe” italiane. Un vero e proprio mercato umano che si consuma quotidianamente senza che nessuno muova un dito per porre fine ad una simile vergogna.

Non si tratta si “scoprire l’acqua calda” ma al contrario di evidenziare palesi stonature e omissioni istituzionali che nel tempo hanno messo Napoli in ginocchio. Come sempre ci chiediamo : chi controlla il controllore? Una bella lotta : nell’attesa di conoscere la risposta ad una domanda da “un milione di euro” Bagnoli affonda nel guano dell’indifferenza governativa, del sudiciume e del regresso socio-economico frutto di politiche industriali criminali . I residenti borbottano : “ Sogniamo Bagnoli futura subendo giorno per giorno quella attuale”.

Alfonso Maria Liguori.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteLa Campania di De Luca: prime “aperture” per l’abusivismo edilizio
SuccessivoBorsa di studio “Lingua spagnola”, premiati gli alunni del “Vesevus” di Boscoreale
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.