I volontari della Croce Rossa Italiana di Pollena Trocchia hanno una nuova casa, che è stata affidata loro lunedì sera nel corso di una cerimonia affollata e commovente, che ha visto anche la dedica dei locali a Vincenzo Iervolino, membro del gruppo prematuramente scomparso. “È un momento di grande soddisfazione ed emozione, ringrazio l’amministrazione comunale che ci è sempre stata vicina, tutte le associazioni del territorio e le delegazioni Cri dei comuni limitrofi, che con la loro presenza ci attestano amicizia e stima” ha esordito Domenico Filosa, coordinatore locale.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Francesco Pinto che, insieme ad assessori e consiglieri di maggioranza, ha sottolineato l’impegno sul territorio dei volontari della Croce Rossa locale: “Fin dal primo mandato abbiamo avviato un’intensa collaborazione e avuto modo di seguire la crescita del gruppo locale e l’impegno profuso nella formazione di nuovi volontari. L’assegnazione della sede è la naturale conseguenza di questo percorso e il riconoscimento che meritano per le attività che svolgono e il tempo che sottraggono a loro stessi dedicandolo alla comunità. Ringrazio per questo Domenico Filosa, Francesco Mignano e l’intero gruppo di Pollena Trocchia”.
L’assegnazione di lunedì non solo rappresenta un ulteriore obiettivo raggiunto nel programma elettorale con il quale Pinto e la sua amministrazione ha chiesto nuovamente e riottenuto la fiducia degli elettori, ma è anche il primo passo di una complessiva riorganizzazione del Palazzo Cappabianca, interessato da un’attività di ricognizione e sistemazione che porterà al suo interno anche altre realtà del mondo dell’associazionismo e del volontariato, all’insegna della strada della collaborazione nell’interesse del territorio. “È un’ottica valida quella della collaborazione – ha concluso il presidente provinciale della Cri, il dottor Paolo Monorchio, anch’egli presente all’inaugurazione – pertanto invito il gruppo locale a continuare a procedere insieme con le altre realtà territoriali”.