L’articolo de “Il Mattino” datato 10 giugno 1985 ha come titolo: “Camorra, gli equilibri del dopo Gionta, cosa cambia nella geografia dopo l’arresto del boss”.
Ma è la parte finale dell’articolo che decreta la morte di Giancarlo Siani. Dal traffico delle bionde a quello dell’eroina, dal controllo del mercato dei fiori a Pompei a quello della carne, controllato dal clan degli Alfieri di Boscoreale legato a Bardellino.
“Un accordo tra Bardellino e Nuvoletta avrebbe avuto come prezzo proprio l’eliminazione del boss di Torre Annunziata Gionta Valentino e una nuova distribuzione dei grossi interessi economici dell’area vesuviana. Con la cattura di Valentino Gionta salgono a ventotto i presunti camorristi del clan arrestati da carabinieri e polizia dopo la strage. Ancora latitanti il fratello del boss, Ernesto Gionta, e il suocero Pasquale Donnarumma”.
Giuseppe D’Apolito