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Boscoreale: scenari post elettorali

Mario Casillo
Mario Casillo

Mario Casillo ce l’ha fatta. E ha fatto festa. Ha ringraziato gli amici e i sostenitori giovedì sera con un ricevimento al “Parco Vesevus” di Boscotrecase. Il “rampollo” di Francesco – detto Franco – ha stracciato la concorrenza con i suoi trentunomila e rotti voti. Nessuno penava che la sua elezione fosse problematica. Anche se in tanti lo speravano. Ma le speranze, come i sogni, muoiono all’alba. Sempre. Se appena appena si fosse guardato l’abbinamento fatto con la “quota rosa”: Enza Amato, erede di Tonino, a lungo consigliere regionale e politico di punta della sinistra napoletana, si sarebbe capito che “non ce n’era” per gli altri. Anche in virtù dello spessore di professionisti e della caratura politica che Enza Amato e Mario Casillo avevano raggiunto negli anni di militanza storica tra le fila del Pd, adesso, e dei Ds e Ulivi varii, nel passato. Ai suoi avversari politici, così, non è restata altra soddisfazione che andare a “trovare il pelo nell’uovo”. Ovvero, dire: “a Boscoreale ha vinto Caldoro. Caldoro ha preso più voti di lui. Boscoreale non l’ha votato. O, lo hanno votato pochi”.

Bella soddisfazione. Che conta quanto il due di coppe a briscola. E, ha vinto, anche se non è stata eletto (e non poteva essere diversamente), anche l’altro candidato boschese: Antonella Cirillo, in lista con Fratelli d’Italia e “detta Antonella Mappa”, come stava scritto sul manifesto. Mille e passa voti, presi in tutto il collegio, non sono pochi per una neofita. Anzi, sono tanti. Specialmente se si guarda al fatto che a Boscoreale (ma anche nei paesi limitrofi) è stata guerra aperta nei suoi confronti da parte della Destra locale che l’ha attaccata in quanto consorte di Antonio Mappa, presidente del consiglio comunale boschese, che prima aveva aderito al gruppo dei “nove” consiglieri contrari all’attuale amministrazione e poi aveva ritirato la firma dal documento programmatico sottoscritto. Per questo motivo (anche se le ragioni sono ben altre), la cittadina, la sua politica, sta vivendo giornate al veleno, da quasi cinque mesi. Con Tafuro, Crifò e Nastri, consiglieri di maggioranza che assieme a Mappa (prima), fanno gruppo con la destra di Gennaro Langella, ma senza lasciare la maggioranza. Con il sindaco Balzano che scioglie la Giunta tenendosi le deleghe e la rimette in piedi prima delle elezioni ma tenendo fuori l’assessore espressione di Tafuro. Quest’ultimo, che ritorna all’attacco dai banchi della maggioranza ma con la voce dell’opposizione. E con le deleghe ancora da ben definire nonostante siano state riassegnate agli stessi assessori precedenti esclusa appunto la Blasio. La sua delega, corrono voci, dovrebbe passare a Giovanni Acanfora, già assessore con Gennaro Langella. Il perché starebbe nel fatto che Acanfora avrebbe appoggiato, anche se in maniera più che velata, Mario Casillo alle regionali.

Illazioni? Parole in libertà sparse da chi vuole mettere zizzania nella destra? La politica si nutre anche di queste cose. Certo è che adesso che Mario Casillo ha stravinto le cose andranno tutte in altra direzione. Già si sussurra che il prossimo passaggio nel gruppo Pd dovrebbe essere quello di Patrizia Buono, ex langelliana di ferro. Così come potrebbe avere ripensamenti gli stessi Tafuro, Nastri e Crifò, nonostante sbandierino ai quattro venti la loro fede contraria a Balzano. E più in generale ai Casillo, padre e figlio. E, arriva anche un’altra tegola, per il governo Balzano. Firmata da Luigi Buffone, consigliere Pd, una richiesta di “verifica politica”. «A circa due anni di vita dell’Amministrazione credo – scrive Buffone – che occorra avviare una profonda riflessione fra le forze politiche appartenenti alla coalizione che hanno sostenuto e fatto eleggere Lei a Sindaco di Boscoreale. Proprio alla luce di alcune recenti accadimenti, uno su tutti le difficoltà economiche dell’Ente, occorre considerare profondamente se permangono ancora le condizioni fra le forze di maggioranza, per un lavoro sereno, costruttivo, che possa dare un contributo efficace fatto di valori e contenuti improntati agli aspetti programmatici, ma soprattutto all’onestà alla legalità e alle proprie coerenze. In particolare il Partito Democratico vuole e deve pretendere risultati, espressione di azioni di governo innovative e progressiste, che diano risposte ai bisogni primari dei cittadini specialmente in termini di servizi». Questi, alcuni dei punti sui quali Buffone mette l’accento: assunzioni di responsabilità con decise misure strutturali ben definite in materia finanziaria che possano mitigare i gravi disagi economici dell’Ente; riorganizzazione efficace della macchina comunale al fine di recuperare lo scollamento esistente fra Amministrazione e dirigenza comunale che determina spesso un collasso nei servizi e nelle risposte ai cittadini.

Alfredo Volpicelli

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