Basket, la Sammaritana si racconta

DSC_2846Quattro anni di duro lavoro, impegno costante, società ferma sugli obiettivi da perseguire, un gruppo di amici che compone una squadra imbattibile e tanti sostenitori che continuano a crescere… Questi sono solo alcuni degli elementi che hanno portato la Sammaritana Basket, realtà sportiva nata nel 2011 a Santa Maria la Carità, a trionfare nel campionato che si è appena concluso e a garantirsi la qualificazione in Serie D.

In un’intervista esclusiva per i lettori de ‘Il Gazzettino Vesuviano’, andiamo a conoscere meglio e da vicino questo team che, reduce dagli ottimi risultati ottenuti, ha acquistato una grande popolarità sul territorio.

A caldo, voglio chiedere subito ad uno dei due presidenti, Giuseppe Alfano, un suo personale bilancio sull’annata che si è appena conclusa.

Alfano: I risultati ottenuti e la vittoria del campionato ci hanno portato sicuramente grandi soddisfazioni ma, piuttosto che soffermarmi sull’ultima grandiosa annata, preferisco sottolineare il percorso e il grande lavoro svolto da tutta la nostra società nel corso di questi anni. Dietro il nostro ultimo successo c’è il lavoro costante di tutti i nostri soci, assieme anche a quello dell’altro presidente, Giosuè D’Amora.
Siamo felici per la promozione appena ottenuta, ma ciò che più ci rende pieni di gioia è il fatto di aver creato dal nulla sul nostro territorio una realtà ricca di attrattive e opportunità per i giovani di tutte le età; una realtà basata su un progetto serio, la nostra, accessibile a tutti, senza limitazioni e discriminazioni.

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Adesso andiamo ad analizzare più da vicino col coach Michele Morra quali sono state le armi segrete di questa squadra.

Morra: Uno dei nostri assi nella manica è sicuramente la grande coesione del gruppo che, unita alla continuità negli anni, ci porta procedere tutti uniti verso i nostri obiettivi. Siamo migliorati di stagione in stagione, anche grazie all’inserimento cosciente e all’integrazione di nuovi elementi nel nostro team; cosa che ci ha portato a raggiungere le 13 vittorie consecutive e gli ottimi risultati.

Quest’ultima stagione rappresenta anche la fine del percorso da atleta della pallacanestro del mitico numero 7, Antonio Carrino, che si ritira dopo ventisei anni di carriera, quattro dei quali trascorsi proprio da ‘pilastro’ della Sammaritana. Carrino cosa porterai con te di questo viaggio?

Carrino: Nella Sammaritana ho vissuto un’esperienza sicuramente edificante e costruttiva. Aldilà del basket, porterò con me l’amicizia profonda che mi lega ai membri della squadra e il percorso che ho compiuto con questo team, dagli esordi fino alla promozione, quest’ultimo risultato mi auguro sia solo il primo passo verso traguardi sempre più importanti. Sono rammaricato nel dover lasciare questo sport che tanto rappresenta per me ma, nonostante tutto, ho la certezza nel grande rapporto di stima e affetto che ho costruito coi miei compagni che ringrazio, assieme al coach e alla società tutta.

Infine, l’ultima domanda è per il capitano, il numero 21, Aldo Accardi. Cosa dovranno aspettarsi i vostri fan per la prossima stagione?

Accardi: Con i risultati del campionato appena finito, abbiamo sicuramente gettato le basi per poter essere ancora più competitivi e confrontarci con team più forti e di categorie superiori. I nostri tifosi sono attaccati alla maglia e percepiscono l’atmosfera di divertimento, amicizia e amore per la pallacanestro che ci teniamo a trasmettere sempre. Anch’io colgo l’occasione per ringraziare la società e i compagni di squadra, in particolare Carrino, per l’ottimo percorso e per i begli anni trascorsi assieme e che ci hanno portato a trionfare. Sono sicuro che continuerà così, porteremo a casa altri grandi risultati e ce la giocheremo sempre fino alla fine.

Raffaele Cirillo

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