Territori e teatralità. San Giorgio a cremano. La città si arricchisce di una nuova manifestazione: “Il San Giorgio Teatro Festival”.
Due mesi di programmazione, con 25 diversi spettacoli.
La rassegna – promossa dall’Associazione A casa di Massimo Troisi , Circolo Massimo, Arcoscenico e Il Teatro Cerca Casa – sara’ inaugurata il prossimo 19 giugno a Villa Bruno.
Ad aprire le scene, la compagnia ” Quadrifoglio” con una commedia di autore. “Ferdinando” di Annibale Ruccello.
“Lo spettacolo di Ruccello è soltanto il primo di un’articolata offerta” mi dice Rodolfo Fornario, uno degli organizzatori delle kermesse vesuviana.
“Abbiamo preparato un cartellone che vedra’ alternarsi sul palco artisti del calibro di Niko Mucci, Rino Di Martino, Antonio Casagrande, Rosaria De Cicco, Renato Carpentieri, Mario Porfito, Lello Serao, Gina Perna, I Fatebenefratelli, Lello Giulivo, Peppe Parisi, etc e… naturalmente saremo presenti anche noi di Arcoscenico con una rivisitazione di Beckett in chiave felliniana”
E’ una stagione importante quella che presentano, perché vuole essere una riabilitazione culturale per la cittadina di San Giorgio a Cremano. Una risposta al vuoto di questi anni.
“Con l’ambizione di non limitarci ai confini sangiorgesi, ci proponiamo come un evento di portata vesuviana e, magari napoletana nel senso più ampio” afferma il rappresentante di Arcoscenico “del resto la manifestazione si terrà in Villa Bruno, che all’epoca dei fasti del Premio Troisi attirava pubblico da tutte le aree del Napoletano”.
Sono convinta che sia possibile affermare un nuovo modello economico e sociale basato sulla creatività. E rilanciare cosi’ la credibilita’ del territorio agli occhi delle Imprese. Approfitto della sua disponibilita’ e gli chiedo, cosa e’ il teatro, l’arte, la creativita’.
“La creatività è una delle nostre risorse.
Applicarla al teatro è poi vitale: io e la mia compagna di vita e di palco, l’attrice Antonella Quaranta, con Arcoscenico già da qualche anno stiamo applicando una strategia di diversificazione dei luoghi e delle proposte. Abbiamo rispolverato una vecchia tradizione napoletana, le periodiche. Portiamo il teatro a casa della gente. Con un programma di incontri sulla letteratura erotica.”
Eros e creativita’.
“Eros di sera, che proponiamo nei circoli e nei caffè letterari”.
Un invito alla cultura richiede, a volte, che gli abiti siano cuciti su misura e cosi’ anche l’arte ha un suo pubblico. Gli chiedo, quindi se c’è un legame tra la cittadina vesuviana e il programma.
“Lo stesso, continua Rodolfo Fornario, che c’è da sempre con Napoli e il teatro… a costo di sembrare melenso ma Napoli è teatro… quindi il legame va solo risvegliato laddove politiche distratte lo hanno sedato”.
Nelle sere d’estate, Villa Bruno inviterà ad un teatro intimista.
La proposta è legata alla drammaturgia contemporanea. “Nessuna proposta di teatro di tradizione, conclude il presidente di Arcoscenico, proprio perché abbiamo cercato proposte alternative, che ricucissero anche sulle scene, il rapporto sfilacciato tra attori e pubblico”.
“Insomma alla fine mi piacerebbe se riuscissimo a creare una sinergia tra attori e spettatori”. E mi saluta con un un vecchio motto, auspicandosi che anche questa volta il teatro possa essere salvato dagli attori.
Ornella Scannapieco