Da buona insegnante Calvanico ha saputo dipingere magistralmente la tela delle inefficienze che quotidianamente penalizzano la quotidianità della comunità ercolanese: la scuola, questa palestra di vita che deve essere alla base della formazione di ogni individuo civile degno di tale appellativo è l’arma vincente per l’insegnante ercolanese e su questa istituzione occorre puntare per costruire un’Ercolano al passo con i tempi.
Ercolanese “doc” Calvanico ha colpito per la semplicità di un messaggio mai polemico o aggressivo ma sempre impregnato di quell’umanità che non dovrebbe mai deficitare a chi della formazione giovanile ha fatto professione. Il ruolo della donna assume particolare significato all’interno della società civile: Calvanico ha saputo pubblicamente evidenziare la necessità di formare culturalmente mamme, lavoratrici e figlie di un’Ercolano che deve guardare all’Europa con maggiore sicurezza puntando sulle potenzialità delle nuove leve.
Un viso pulito, una persona per bene, una forza politica determinante per la città sempre presente nella vita sociale di un territorio che deve ritrovare in tempi utili compattezza e immagine. “Investiamo nelle realtà positive presenti sul territorio – aveva precisato Calvanico – potenziando gli spazi di aggregazione sociale dove ognuno possa esprimere al meglio le proprie capacità. Non si tema di promuovere la cultura intesa quale vera risorsa sulla quale costruire una città più a misura di cittadino”. Della serie: un plauso sentito ad una professionista ercolanese che ha saputo conquistare con la propria trasparenza operativa il cuore della gente.
Alfonso Maria Liguori
