A finire in manette sono stati Giovanni Russo, 23enne di Castellammare, e Antonio Ottone 33enne di Gragnano.
I poliziotti di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautealare emessa dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
I due avrebbero tentato di mettere a segno un estorsione con metodi camorristici dal proprietario di un autosalone: i due si sarebbero presentati dall’uomo per chiedere una automobile “in regalo” spendendo il nome di un gruppo criminale di Gragnano che fa riferimento a Nicola Carfora alias ‘o fuoco, boss detenuto all’ergastolo in passato vicino agli Afeltra-Di Martino una delle cosche dei Monti Lattari. “Sono il figlio di Peppe ‘o fuoco”, ha detto il 23enne Russo al proprietario della concessionaria di via Ripuaria, “Autone” al confine tra Torre e Castellammare.
Il nome di Nicola Carfora nel 2012 andò alla ribalta delle cronache “grazie” al saluto di un neomelodico durante un concerto in piazza proprio a Gragnano.
“Un saluto a Nicola ‘o fuoco, ed un augurio di una presta libertà”, le parole del neomelodico che provocarono l’indignazione generale. L’attività investigativa dei poliziotti andrà avanti anche perchè gli affiliati al clan Carfora sono ormai quasi tutti in carcere da tempo.