“Il Partito Democratico esce da questa tornata per i ballottaggi nei Comuni con un risultato che conferma, amplificandoli, alcuni aspetti preoccupanti già emersi al primo turno e alle regionali del 31 maggio. Pur trattandosi di elezioni amministrative condizionate da fatti locali non possiamo nascondere una difficoltà sul piano elettorale più generale che fa emergere ovunque le nostre difficoltà politiche”. Lo afferma la deputata del Partito Democratico, Valeria Valente.
“C’è purtroppo – spiega Valente – un elemento di fondo comune a tutte le situazioni. Rispetto al primo turno, nei ballottaggi i candidati Pd arretrano subendo anche evidenti sconfitte in città importanti al Nord, al Centro e al Sud e molti casi il centrosinistra, in vantaggio al primo turno, esce sconfitto al ballottaggio. Anche i primi risultati che arrivano dalla Sicilia confermano, purtroppo, questa tendenza. Si impone dunque una seria riflessione. Sembra che il Partito Democratico abbia difficoltà a parlare ad una fetta più larga dell’elettorato e che spesso ceda di fronte ai populismi. Da un lato non riesce ad essere un argine contro le forze antisistema e dall’altro fa fatica a sottrarre forze e consenso al centrodestra. In sintesi il PD fatica ad attrarre consensi attorno al proprio progetto politico che, evidentemente, appare agli elettori troppo fragile e incerto”.
“In Campania – continua Valente – il dato del PD è forse anche più negativo. La flessione infatti è quasi ovunque, nella provincia di Napoli siamo il secondo partito dietro Forza Italia e rimaniamo fuori dai ballottaggi in tanti importanti comuni. In qualche caso addirittura si affermano candidature nate in aperto dissenso con le decisioni del partito, come nel caso di Giugliano. Davanti a questi dati è chiaro che una riflessione seria e articolata va fatta. Occorrerà capire come reinsediamo un radicamento territoriale del partito e come e con quali criteri ricostruiamo una rappresentanza. Le primarie da sole non bastano più, bisogna andare oltre il partito della semplice somma algebrica di tanti personalismi e dei portatori di voti e tessere. Sono queste alcune delle questioni su cui dobbiamo dare risposte. Il tempo dei rinvii è scaduto. Non possiamo più nasconderci”.