Bomba d’acqua a Napoli e provincia, città in tilt

pioggiaBastano poche gocce di pioggia per mandare in tilt gran parte di Napoli. Circolazione penalizzata oltre ogni decenza da inefficienze logistiche relative ai servizi fognari talmente insufficienti da trasformare intere aree in piscine di guano e fango.

Osservando un simile sfacelo è facile comprendere il livello delle responsabilità di chi per anni ha mal governato la città, la palese mala fede e incapacità di tecnici che forse avrebbero fatto meglio a cimentarsi con i Lego invece di ridurre Napoli ad una miserabile groviera in cui sudiciume e regresso sociale regnano incontrastati.

Ricordiamo bene le promesse elettorali del globe trotter della scuola dell’obbligo Luigi De Magistris talmente lontano dalle reali problematiche di Napoli ( con particolare riferimento alla periferia e alle cosiddette zone “out”) da ignorarne in alcuni casi persino l’esistenza. Ed ecco che allora ci si scaglia inutilmente contro tutti, puntando il dito contro la Polizia Locale da sempre accusata di lassismo e sufficienza nei confronti dei cittadini oppure contro le sezioni comunali aperte al pubblico più simili a ring che a uffici preposti a ricevere il pubblico.

Tra accuse, denunce, reazioni esasperate e persino aggressioni contro dipendenti comunali i napoletani gridano, strepitano senza che nessuna istituzione centrale si degni realmente di dare un seguito a queste proteste. Il problema è sempre lo stesso : chi controlla il controllore? Perché ormai nell’uniforme, di Stato o comunale, non si vede più il tutore dell’ordine ma solo una persona “fortunata” che con mezzi “diversi” è riuscita ad accaparrarsi un posto di lavoro.

Ogni giorno si sente dire per strada “Eeee quelle le guardie a noi pensano, che tengono da vedere poche ore di servizio e il mensile va e viene”. A prescindere dal plauso che al contrario tanti partenopei rivolgono alle forze dell’ordine per l’ottimo servizio svolto non resta che chiedere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di intervenire concretamente, intervento mai posto in essere dal predecessore Napolitano illustre figlio di questi luoghi.

Alfonso Maria Liguori

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