Castellammare: assemblea pubblica per la villa comunale

Un’assemblea pubblica per analizzare il progetto esecutivo di restyling della villa comunale che tanto sta facendo disperare l’intera cittadinanza stabiese. Voluto fortemente da alcuni professionisti stabiesi, in particolare architetti, il dibattito si terrà al cinema Montil a via Bonito, giovedi 18 giugno alle 19.30. «L’obiettivo è spiegare ai cittadini che i progetti per la nostra città devono essere condivisi con la popolazione che ne godrà o che li subirà come in questo caso. Deve essere un chiaro segnale di partecipazione alla cosa pubblica, basta lamentarsi e subire», ha dichiarato l’architetto Rosario Savarese, uno degli organizzatori dell’incontro che, oltre ad invitare la cittadinanza a partecipare, ha sottolineato l’importanza di ascoltare in modo pacato cosa diranno i relatori, ma soprattutto cosa dirà l’assessore all’urbanistica Alessio D’Auria che ha accettato l’invito a partecipare, e, qualcuno dice, sarà accompagnato anche dal sindaco Cuomo.

La parola d’ordine degli organizzatori, che si sono incontrati ieri sera presso la sede dell’Ascom, è quella di evitare di fare polemiche sterili durante la discussione: «Oltre l’Ascom, parteciperanno anche altre associazioni cittadine e ogni compagine associativa farà una domanda. Tra i relatori ci sarà anche un esperto di progettazione europea per far capire ai cittadini i meccanismi di tale strumento alla base del finanziamento del Waterfront. All’amministrazione e all’assessore D’Auria chiederemo il nuovo cronoprogramma dei lavori».

waterfront

Nel frattempo il nuovo stop dei lavori, la cui ripresa era sta annunciata per lunedi scorso, e l’ennesima diffida del comune alla ditta appaltatrice, non promettono nulla di buono. Basta leggere tra le righe del contratto d’appalto esecutivo, consultabile nell’archivio dell’albo pretorio del comune, per scoprire che il tempo minimo dei lavori è fissato a 314 giorni. Una tempistica che realisticamente esclude la possibilità di terminare il progetto entro il termine finale del 31 dicembre di quest’anno. I dubbi sul progetto sono tanti, la tensione è altissima e quella di domani sera sembra essere l’ultima chance “moderata” che i cittadini stanno dando all’amministrazione per venire a capo di questa matassa.

 

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