Scavi, il caso di Pompei raccontato nel nuovo volume della Fondazione Enzo Hruby

253_Gli_Scavi_di_Pompei_7“Le plus merveilleux musée de la terre”. Così Chateaubriand definiva Pompei agli inizi dell’Ottocento, pensando al sito archeologico vesuviano come al più bel museo d’Europa. Un museo unico al mondo e che, allo stesso tempo, in quanto esempio principe di esposizione all’aperto, riassume in sé quella che è forse la caratteristica più particolare dell’Italia intera, il suo essere uno straordinario museo a cielo aperto, diffuso da Nord a Sud su tutto il territorio e capace di attirare una parte considerevole del turismo culturale internazionale.

A Pompei è dedicato un capitolo importante del nuovo volume Un capolavoro chiamato Italia. Racconto a più voci di un patrimonio da tutelare, proteggere e valorizzare, pubblicato dalla Fondazione Enzo Hruby nell’ambito delle proprie attività volte alla tutela del patrimonio culturale italiano e alla diffusione della cultura della sicurezza. Con la prefazione del Ministro Franceschini e le testimonianze di oltre trenta dei più autorevoli esponenti del panorama culturale italiano, questa pubblicazione entra nel vivo delle esigenze di tutela e di valorizzazione dei beni culturali e delle soluzioni tecnologiche oggi disponibili.

All’interno del volume la sfida per il rilancio di Pompei è raccontata a quattro mani dal Gen. Giovanni Nistri, Direttore Generale del Grande Progetto Pompei, e da Massimo Osanna, Soprintendente ai Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, in un contributo che illustra in maniera mirabile la storia di questo esempio straordinario del nostro patrimonio culturale. Una storia fatta di alterne vicende, dagli episodi di degrado fino alle azioni concrete intraprese dallo Stato per la salvaguardia dei monumenti e il miglioramento della fruizione dell’intero sito che animano oggi il Grande Progetto Pompei.

Un progetto che, come sottolineano il Direttore Generale Nistri e il Soprintendente Osanna, “è destinato a dare una nuova immagine a Pompei che muove da istanze scientifiche e di conservazione per poi volgersi al grande pubblico, con un piano di fruizione e comunicazione adeguato alle esigenze del contemporaneo. Un piano di interventi strutturali, premessa per un rilancio complessivo della città vesuviana, per portare alla luce nuovamente la sua bellezza. Per poterla trasformare da luogo dello ‘scandalo’ a luogo di eccellenza, dove coniugare conoscenza, conservazione, formazione e sperimentazione per le tecnologie di documentazione e restauro”.

“Abbiamo dato vita a questa iniziativa editoriale – dichiara Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – a partire dalla consapevolezza che il patrimonio culturale nazionale rappresenta la maggiore risorsa dell’Italia. Per far sì che esso diventi anche il più importante motore di sviluppo culturale, economico e sociale del Paese è necessario che gli infiniti elementi che lo compongono vengano adeguatamente protetti e valorizzati attraverso un’opera capillare che passi attraverso la conoscenza e la consapevolezza dei nostri tesori e la lotta al degrado, agli atti criminosi e a tutti i rischi ai quali sono costantemente esposti. Il caso di Pompei è emblematico, rende infatti evidente che anche la situazione più complessa da gestire può risolversi in un risultato eccellente grazie ad interventi strutturali, all’utilizzo delle moderne tecnologie e all’impegno condiviso, come vediamo oggi nel Grande Progetto Pompei”.

Un capolavoro chiamato Italia è stato presentato oggi a Pompei. Sono intervenuti il Gen. Giovanni Nistri, Direttore Generale del Grande Progetto Pompei, Massimo Osanna, Soprintendente ai Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, e Armando Torno, editorialista del Sole 24Ore.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteAdami: “A Pompei annullare tesseramento del Pd”
SuccessivoErcolano, il sindaco Buonajuto parte dal turismo: incontra Federalberghi
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.