Dovrebbero essere, infatti, solo sei i gironi di serie C Gold, con suddivisione geografica per macroregioni: due gironi da 16 squadre del comitato F.I.P. lombardo, uno da 14 (o forse 16 coi ripescaggi) in Triveneto, gironi da 14 anche per Emilia Romagna, Lazio e Piemonte – Val d’Aosta. Nelle altre regioni, quindi anche in Campania, dovrebbe esserci invece una serie C unica, quella Silver. Le squadre che vincerebbero i tornei di serie C Gold dovrebbero conquistare la promozione diretta in serie B, mentre le restanti promozioni si decideranno dagli scontri incrociati play-off tra le prime dei gironi Silver e le seconde dei gironi Gold.
In base a quale criterio alcune società prenderanno parte alla serie C Gold, mentre le altre resteranno in serie C Silver? Semplicemente per motivi economici, a quanto pare. I parametri n.a.s. per gli atleti svincolati sono praticamente il doppio: 2.500 euro rispetto a 1.250 euro ad atleta. La partecipazione all’uno o all’altro torneo dipenderà quindi da esclusive ragioni finanziarie e dalle disponibilità dei vari club, che al sud in stragrande maggioranza sono in grosse difficoltà e non potrebbero sostenere i costi esosi di una serie C Gold. Ma c’è anche chi, invece, anche in Campania, si sente offeso e non tutelato dalla federazione: è il caso del Cilento Agropoli. «Al nord le società si sono fatte rispettare – ha sbottato il presidente biancoverde Ciro Ruggiero – ed hanno ottenuto la serie C Gold che, a quanto pare, a noi sarà negata. E’ come fare un passo indietro ed essere retrocessi, dopo aver fatto enormi sacrifici per gestire una serie C nazionale di buon livello e aver dimostrato di poter competere con realtà solide ed importanti del panorama cestistico nazionale. Ancora una volta siamo vittime dell’inefficienze organizzative federali».
Antonio Pollioso