Bisogna rivedere il criterio delle nomine e dei ruoli di responsabilità, a volte consegnante a dirigenti che si sono dimostrati politicamente inefficaci sui territori e cominciare a valorizzare anche quegli amministratori e quei riferimenti che alle ultime europee e alle regionali poi, hanno dimostrato di avere radicamento e consenso.
Non è più il tempo dei parlamentari mai visti che si presentano al partito solo per commentare, anche con toni saccenti, i dati elettorali.
E’ tempo di coinvolgere quella parte di classe dirigente che si è battuta in campagna elettorale mettendoci ancora una volta la faccia, quei sindaci e quegli amministratori che quotidianamente si confrontano con i cittadini e dimostrano le proprie qualità sui territori: questo per avere un coordinamento che sia vera espressione dei dati elettorali e del buon governo di cui siamo capaci nel nostro partito.
Pur rimanendo per la vita iscritto a FI, mi tiro fuori da una gestione che va in altra direzione, senza polemiche. E’ l’appello che faccio al mio coordinatore provinciale, on. Fasano e al mio leader nazionale indiscusso, on Mara Carfagna. E’ l’ultima possibilità che abbiamo per continuare a mantenere alto il nome di FI in questa provincia.