E’ stata presentata un’interrogazione parlamentare presso il Senato della Repubblica dal Movimento Cinque Stelle, sulla situazione “amianto” nel nostro paese.
Risulterebbe infatti che benché in Italia sia vietato l’impiego di amianto dal 1992 compresa la sua importazione, sussistano su tutto il territorio nazionale diversi milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, localizzati in siti industriali e residenziali, pubblici e privati.
Nel Marzo 2013 fu approvato un piano nazionale “amianto” ma ad oggi sembra fermo, alcune regioni non hanno fatto pervenire la mappatura dei siti contaminati dall’amianto come la Calabria e la Sicilia ed altre sembra non abbiano un piano regionale amianto come richiede la stessa legge nazionale varata ben 23 anni fa.
Recentemente dalla trasmissione Report è emerso che l’Italia importerebbe ancora materiale contenente amianto, come nel caso dei pezzi di ricambio degli elicotteri della Guardia di Finanza, prodotti dalla Finmeccanica e che addirittura per questo motivo su 80 elicotteri 50 sono fermi in stato conservativo proprio perché contaminati da amianto.
Ancora più grave è la situazione in cui versano i Comuni che da soli sembrano non riuscire ad affrontare la questione, con questa interrogazione i senatori del M5S chiedono al Governo quali misure stia adottando, anche in materia di bonifiche “in Campania, sistematicamente l’amianto viene smaltito illegalmente, lo puoi trovare abbandonato in una qualsiasi stradina di campagna o anche sotto casa, ma da quanto mi risulta il fenomeno non è solo campano ma coinvolge anche altre regioni”, spiega la senatrice Vilma Moronese del M5S, prima firmataria
dell’interrogazione indirizzata ai Ministri dell’Ambiente e della Salute, che continua “la questione è molto grave, la lotta è su due fronti, uno è quello degli illeciti e quindi parliamo di chi abbandona i materiali in amianto, soprattutto lastre rimosse da abitazioni o siti produttivi, lungo le strade o nelle campagne, e l’altro fronte è quello dell’informazione, i cittadini non sono ben informati e dunque non riescono a rendersi conto dei pericoli che porta l’inalazione delle fibre di amianto.
Abbiamo chiesto con questa interrogazione di procedere alla pubblicazione di tutti i dati delle malattie correlate da asbesto comune per comune, ma abbiamo fatto anche una proposta con la nostra interrogazione” ogni anno in Italia muoiono circa 4.000 persone per malattie legate alle fibre di amianto “abbiamo proposto che il Ministero – conclude la Moronese – aiuti i Comuni e i cittadini, e attraverso una procedura guidata che sia anche informativa dei reali danni derivanti dall’amianto, raccolga le segnalazioni dei cittadini con dei moduli on-line ed intervenga dunque nel modo più efficace possibile, rimuovendo e bonificando le zone dall’amianto, occorre un’azione decisa”.