Ma ciò non può essere demandato ad iniziative lodevoli ma puntuali e che contrastano con altre decisioni assunte dall’amministrazione comunale; per questa ragione deve essere bloccata la costruzione della seconda foce del Sarno a Rovigliano, devono essere revocati i permessi a costruire dei nuovi depositi di carburanti nella zona della Salera e bisogna programmare con la Gori una tempistica che ci consegni una città priva di scarichi fognari, come quello del Porto, quello dell’Oncino che rendono poco attraenti per gli investimenti, la fondamentale risorsa del mare che risulta. per fortuna, ancora balneabile.
Nonostante il piano spiagge sia realtà, ancora non si capisce quale siano gli effettivi benefici che esso porterà ed i tempi di attuazione dello stesso; se da un lato i cittadini vorrebbero godere immediatamente dei maggiori servizi offerti dalla gestione dei litorali, i disoccupati invece attendono che dalle parole si passi immediatamente ai fatti relativamente alle promesse di nuovo impiego presso i nuovi lidi.
Il sindaco ha garantito durante, il consiglio comunale in cui si discuteva dell’approvazione proprio di questo piano, e come riportato dal video giornalista Salvatore Sparavigna in un suo video servizio pubblicato sui social network – che ci sarebbe stata massima trasparenza per queste nuove concessioni demaniali e che – soprattutto – esse dovevano essere legate a nuova occupazione.
Ebbene, nelle (sole) due richieste presentate al Comune, non solo non sono riportati gli elementi principali relativi alla ubicazione delle strutture, ma non si evince neanche la prospettive occupazionali richiesta dal Sindaco. Inoltre nessun Dirigente comunale si è preso la briga di mostrare gli allegati richiesti in numerose PEC dello stesso Sparavigna e che non solo dovrebbero essere presenti nel Sito Istituzionale, ma che dovrebbero in qualche modo confermare ciò che il Sindaco ha enunciato.
Restando in tema marino e idrico, ci auguriamo che tutto ciò non sia un ulteriore buco nell’acqua e i buoni propositi di una nuova occupazione nel comparto turistico balneare non diventino un ulteriore flop (come le promesse che il sindaco fece a suo tempo per le assunzioni presso Leroy Marlin) di cui, a pagarne le conseguenze sono e saranno – come al solito – solo ed esclusivamente i giovani e i disoccupati torresi.