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Restauro del Teatro Grande degli Scavi: “non fu danno erariale”

Teatro_GrandeRestauro da 8 milioni per il Teatro Grande degli Scavi di Pompei: per la Corte dei Conti della Campania non ci fu danno erariale da parte dei membri dell Commissione di vigilanza presso il gabinetto del ministero dei Beni culturali.

Così la posizione di quattro funzionari è stata archiviata: si tratta di Salvatore Nastasi, Giuseppe Proietti, Stefano De Caro, Roberto Cecchi.

Era in servizio alla commissione di vigilanza quando venivano erogati i fondi per il restauro del Teatro Grande di Pompei, un’opera per cui la spesa inziale era stata fissata a poco meno di 500mila ma al termine dei lavori il budget è arrivato a 8 milioni di euro.

Nell’ambito dell’indagine per i presunti sprechi per quei lavori costati alla fine 8 milioni di euro anziché gli iniziali 450mila euro previsti, adesso è in corso un procedimento penale dinnanzi al tribunale di Torre Annunziata.

Tra gli imputati figura l’allora commissario straordinario degli scavi di Pompei, Marcello Fiori, per il quale si è mossa anche la Procura della Corte dei

Conti della Campania che aveva disposto il maxi sequestro conservativo da 6 milioni di euro eseguito dai militari della guardia di finanza del gruppo di Torre Annunziata (diretti dal colonnello Carmine Virno), ridimensionato a circa 2 milioni di euro poche settimane dopo.

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