Apparente calma piatta a Volla, dove, dalla venuta del commissario prefettizio, la politica, salvo l’inevitabile polverone polemico del post scioglimento, sembra essere in vacanza.
Apparente, dicevamo, ma solo in superficie. A navigare sott’acqua invece, sono un po’ tutti: partiti, correnti, gruppi politici, “personaggetti” e “personaggioni” della politica locale e sindaci in cerca di poltrona. Al momento, seguendo le voci che si rincorrono in paese e ascoltando attentamente la nostra esperienza, gli aspiranti ad una candidatura da primo cittadino sono ancora tanti, effettivamente troppi.
A sinistra, dopo il terremoto interno, più o meno palese, più o meno negato, che portò alle dimissioni dell’ex sindaco Angelo Guadagno alle quali fecero seguito quelle della maggioranza dei consiglieri con il consequenziale commissariamento del comune, oggi sembrano abbastanza chiara la situazione.
Guadagno, anche a seguito del documento prodotto ed affisso in città, con il quale elencava tutte le cose fatte dalla sua amministrazione, sembra già proporsi per una nuova scalata al secondo piano del palazzo di via Aldo Moro. Il manifesto auto celebrativo appare come un chiaro biglietto di presentazione, una sorta di referenze per chiedere una nuova fiducia ai suoi concittadini.
È anche vero, però, che nello schieramento sinistrorso non mancano gli aspiranti candidati a guidare l’armata che fu “rossa”. Non è mistero infatti che qualche altro ex assessore, giovane ed intraprendente, sarebbe fortemente interessato a ricoprire il ruolo di primo degli ex-rossi.
Questo paventerebbe una possibile frammentazione anche a sinistra, proprio come accaduto a destra dopo la sconfitta elettorale di Salvatore Ricci.
Proprio a destra, intanto, si naviga, e tanto, a pelo d’acqua e soprattutto sott’acqua per ricompattare quella coalizione che aveva avuto la meglio circa otto anni fa ed aveva poi guidato la città per cinque anni. Quella coalizione era poi inciampata sul Puc, che aveva quasi realizzato e che non riuscì a portare a casa perché tradita dagli esponenti provinciali della loro stessa parte politica.
In campo “azzurro” non mancano i “tronisti”. Anche in questo caso Ricci sembra convito di una nuova ricandidatura, mentre varie correnti e partiti che potrebbero blindare una coalizione vincente sembrano non proprio pronti a questo possibile orizzonte.
Da Fratelli d’Italia fanno sapere che un centrodestra compatto è più che una speranza sempre a patto che si parli di programmi e all’insegna del rinnovamento. Un rinnovamento che non significa certamente resettare tutto ciò che è stata la passata esperienza che bene ha operato, ma cominciare a confrontarsi con quella parte sana, pulita e capace che rappresenta il centrodestra vollese.
Per gli esponenti di FdI ricompattare la coalizione è necessario per il futuro del paese affinchè si possa evitare di riconsegnare Volla nelle mani del Pd che nelle ultime tre occasioni non è mai riuscito a portare a termine il mandato chiudendo sempre con un commissariamento.
Intanto continuano incontri, visite e summit più o meno alla luce del sole per cercare una quadra che possa presentare un compatto centrodestra alla futura tornata elettorale del prossimo anno. Anche in questo caso per saperne di più e per cominciare a vedere più nettamente i lineamenti del quadro politico che si sta concretizzando, bisognerà quantomeno attendere che trascorra l’estate, di vacanza, per tutti o quasi e di chiacchiere per i politici alla ricerca di una soluzione condivisibile.
Gennaro Cirillo