Si accendono nuovamente i riflettori investigativi a Ercolano : eccellenti i nomi coinvolti in una vicenda ancora tutta da chiarire. Si parlerebbe dell’ex assessore di Ercolano Nando Pirone e dell’attuale onorevole del Pd membro della commissione antimafia Luisa Bossa.
La questione sarebbe inerente ad un presunto coinvolgimento dei due esponenti politici nei lavori per la nuova caserma dei carabinieri ipotizzando reati di turbativa d’asta e corruzione.
Usiamo il condizionale ed è deontologicamente corretto farlo: Pirone si è dichiarato da subito estraneo alla vicenda mentre l’onorevole Bossa avrebbe preferito restare in silenzio in attesa di conoscere meglio i fatti che la vedrebbero protagonista in negativo.
Quando si parla di membri dell’antimafia, di sindaci decennali mai apparsi in passato in antitesi con le istituzioni o fuori dalla legalità occorre veramente andare “con i piedi di piombo” per non dare il via a strumentali gogne mediatiche.
Anche perché forse non si è ancora compreso che vicende del genere danneggiano l’immagine di una città in cui a questo punto sono in tanti a chiedersi dove fossero finiti per anni gli stessi politici che oggi sembrerebbero pronti a “scagliare la prima pietra” contro colleghi di partito e amministratori. Appare quanto meno “curioso” che solo adesso si prenda atto di questioni nate tempo addietro e con alcuni membri del governo locale già in carica a vario titolo.
Riponendo massima fiducia nella magistratura e nella ferma convinzione che ogni individuo è innocente sino a sentenza definitiva contraria lascia perplessi anche il nuovo riferimento ad una presunta notifica di prosecuzione delle indagini ricevuta dall’ex presidente del consiglio comunale e attuale consigliere Rory Oliviero che ha , per l’ennesima volta, ribadito al contrario di non aver mai ricevuto alcun che.
La posta in gioco è troppo alta per lasciarsi andare a processi sommari e accuse non ampiamente documentate : gli ercolanesi si augurano che gli inquirenti facciano piena luce in tempi rapidi su una vicenda che non giova alla già martoriata immagine ercolanese.
Alfonso Maria Liguori