Un’organizzazione dedita al traffico di essere umani dall’Albania all’Italia, e allo sfruttamento della prostituzione a Napoli, è stata sgominata oggi dalla Squadra Mobile della Questura partenopea che ha arrestato sette persone, sei albanesi e un napoletano. Per quattro persone è stato disposti il carcere mentre per i restanti tre gli arresti domiciliari. La banda gestiva lo sfruttamento della prostituzione nella zona Vicaria Mercato del capoluogo partenopeo.
Secondo la ricostruzione accolta dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare sono state accertate le modalità d’azione dell’organizzazione che gestiva la zona Vicaria Mercato a Napoli per lo sfruttamento della prostituzione sulla strada, e vi era una divisione delle “zone” per evitare conflitti con altri gruppi.
La tratta delle prostitute era organizzata, e si avvaleva di un “caporale” che controllava le ragazze scelto dalle prostitute più esperte oppure che si erano dimostrate affidabidabili nel tempo.
A confermare le denunce di alcune ragazze sfruttate sono state le intercettazioni da cui si capisce la condizione di sfruttamento delle stesse.
Le venivano in Italia dall’Albania, a volte con tappe intermedie in altri paesi europei. Il sodalizio era formato da ragazzi molto giovani che gestivano una o più ragazze e che mantenevano i contatti con parenti e amici del paese di origine.
Inoltre la polizia ha scoperto che vi era una sorta di avvicendamento tra i “protettori” alabanesi: quando uno di loro aveva problemi con la giustizia italiana ed era costretto a tornare in Albania da qui partivano suoi complici per svolgere lo stesso ruolo, così facendo l’organizzazione non perdeva il predomio criminale sul territorio.