Pronti a combattere in Siria: arrestati i parenti della jihadista di Torre del Greco

Terrorismo: procuratore Milano, 'no attentati in Italia'Blitz anti-terrorismo: arrestati i parenti di Fatima, la jihadista di Torre del Greco. Arrestati i familiari di Maria Giulia Sergio: la 27enne di Torre del Greco convertita alla Jihad diventata Fatima Az Zahra con la conversione all’Islam.

La ragazza, della cui storia si era già avuta notizia alcuni mesi fa, ha cancellato ogni traccia della sua vecchia vita, dopo aver abbracciato la fede islamica e lasciato Torre del Greco, la città in cui è nata.

La 27enne ha sposato nella moschea di Treviglio un albanese che ha contatti con Bilal Bosnic, imam arrestato in settembre in Bosnia con l’accusa di arruolamento. Dopo il matrimonio, la partenza da Inzago in provincia di Milano per andare a combattere in Siria a fianco delle milizie del sedicente Stato Islamico dell’Isis.

maria giulia sergio fatimaNel blitz sono finiti in manette, tra gli altri, il padre, la madre e la sorella di Maria Giulia Sergio. La famiglia della ragazza ora vive a Inzago, nel milanese. Tra gli arrestati anche lo zio del marito albanese della giovane. La donna, il marito e la madre di quest’ultimo sono tutti e tre in Siria a combattere per la jihad.

Una vasta operazione antiterrorismo della polizia di Stato è in corso dalle prime ore di oggi nei confronti di 10 persone appartenenti a due gruppi famigliari e ritenute pronte a partire per combattere in Siria. La Digos di Milano ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere e perquisizioni nelle province di Milano, Bergamo, Grosseto e in una cittadina dell’ Albania.

L’ operazione antiterrorismo “Martese” condotta dalla Polizia ha riguardato due nuclei famigliari, uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all’ Islam e determinati secondo le indagini a partire per la Siria, l’ altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana. Il legame tra le due famiglie è rappresentato dal matrimonio tra una ragazza italiana e un albanese, che dopo le nozze del settembre scorso hanno deciso di partire assieme per combattere in Siria.

Gli arrestati sono 4 italiani, un canadese e 5 albanesi, accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo. Le unità speciali della polizia albanese hanno infatti arrestato nell’ambito dell’operazione antiterrorismo condotta dalla Polizia di Stato italiana, Baki Coku, 40 anni, lo zio del giovane albanese Aldo Kobuzi che, insieme alla moglie italiana Maria Giulia Sergio, sta combattendo in Siria. Coku, abitante ad Arcille di Campagnatico (Grosseto), si trovava nella sua città natia, Lushnje, a circa 70 chilometri a sud di Tirana, dove era venuto ad incontrare la propria famiglia. Dopo le necessarie procedure giudiziarie, l’albanese dovrebbe essere estradato in Italia

 

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteAd Ottaviano tornano i “Music Fashion Days”
SuccessivoLa jihadista di Torre del Greco su Facebook: “Allah è grande”
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.