Ci mancava anche questo perché il panorama pompeiano si completasse al top del degrado.
Il fatto, ampiamente riportato dalla stampa locale, può anche non avere risonanza eccezionale In se per se non è un fatto molto grave considerando che siamo in Italia, un Paese non proprio avvezzo al lavoro, comunque indicato.
Però, che si concretizzi esattamente qui, assume una dimensione diversa, molto toccante in chiave moralistica ed indicante una totale assenza deontologica.
Pompei, una città senza lavoro, senza iniziative e dove i fortunati, occupati in istituzioni pubbliche, sono invidiati per essere dentro nella unica possibilità occupazionale esistente.
Un’azione indegna che offende la civiltà e l’onestà di chi rispetta l’impegno morale e legale verso chi dà giuste risorse e fiducia. Un’azione delinquenziale che non merita alcuna considerazione ed alcuna clemenza.
Importante, anzi determinante, è che le Forze dell’ordine vengano brillantemente a capo del lavoro che stanno svolgendo e non si riducano a stilare soltanto il solito ed anonimo verbale.
Pompei rimane ancora mortificata da un’evenienza incivile che concorre a cancellare quello che fu un sito onorato nel tempo e che sarebbe da rispettare maggiormente oggi per contrastare il decadimento in atto. E’ la fine di una storia che si evolve negli anni sempre e soltanto a danno dei cittadini innocenti.
Rag. Pierdomenico Amodio