Il Gazzettino vesuviano | IGV

Dc a Casola, Giovanni Cascone nominato coordinatore cittadino

“Si parla molto di chi va a sinistra o a destra, ma il decisivo è andare avanti e andare avanti vuol dire andare verso la giustizia sociale, questo è il motto DC dice il 31enne casolese Cascone Giovanni nominato coordinatore cittadino della -DC Casola di Napoli.

Credo che le sacche di povertà a Casola come su tutto il territorio si siano allargate grazie ad una classe dirigente miope che si preoccupa di difendere il proprio orticello di voti mentre i problemi reali del Paese tornano sempre al pettine, la disoccupazione, i problemi della gente che fatica ad arrivare a fine mese per i salassi delle bollette pazze della Gori , di Equitalia, dell’Enel,bisogna fare qualcosa creare imprese sul territorio, non possiamo lasciare questa terra in mano a burocrati o all’illegalità.

I politici non ascoltano piu’ i cittadini ,non c’è piu’ la solidarietà , fare politica vuol dire servire un Paese e non essere al centro della scena come in un film.
Ambiente: è un bene co­mu­ne, non pri­va­tiz­za­bi­le.

La re­spon­sa­bi­lità di man­te­ner­lo tale ap­par­tie­ne di­ret­ta­men­te alla mano pub­bli­ca. La leg­ge sta­bi­li­sce la pro­por­zio­ne tas­sa­ti­va di su­per­fi­cie ver­de da sal­va­guar­da­re in ogni ope­ra ma­nu­fat­ta, pub­bli­ca e pri­va­ta.

Diritto e obbligo della formazione: fino alla mag­gio­re età la vita dell’in­di­vi­duo è de­di­ca­ta in mi­su­ra pri­vi­le­gia­ta alla for­ma­zio­ne in­te­gra­le del­la sua per­so­na­lità, af­fi­da­ta in­nan­zi­tut­to alla fa­mi­glia con il so­ste­gno del­la scuo­la: que­sta deve co­sti­tui­re, prio­ri­ta­ria­men­te, un si­ste­ma pub­bli­co a co­sti so­cia­li fino all’uni­ver­sità, aper­to a tut­ti, nel ri­spet­to per la even­tua­le scel­ta del­la sin­go­la fa­mi­glia che pre­fe­ri­sca ri­vol­ger­si a scuo­le pri­va­te;

le qua­li ul­ti­me non avran­no di­rit­to a so­ste­gno pub­bli­co che vada al di là del­la mera cor­re­spon­sio­ne alle fa­mi­glie del co­sto che lo Sta­to so­stie­ne per ogni suo alun­no del­la scuo­la pub­bli­ca.
Infine credo che bisogna chiedersi sempre cosa noi facciamo per migliorare in toto il nostro territorio e non aspettare il giorno delle elezioni per rimpinguare le tasche votando il marcio e lamentarsi per i disservizi”.

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