Il Napoli esclude le testate on-line (e non solo) dalla presentazione di Sarri

maurizio-sarri-Napoli“Il Napoli ha iniziato un nuovo corso, i tifosi aspettano con ansia di conoscere attraverso le loro parole soprattutto il nuovo allenatore per tuffarsi nella prossima stagione.

E’ quanto si legge in una nota stampa dell’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) nel commentare la scelta della società di Aurelio De Laurentiis di lasciare a poche testate la presentazione del nuovo tecnico della squadra Sarri.

“Con loro anche i giornalisti, animati dalla volontà di scoprire a suon di domande Maurizio Sarri e la sua storia.

Il Napoli, però, ha deciso di fare una presentazione “a puntate” come se fosse una serie televisiva. Non ci sarà la conferenza stampa per tutti ma un meccanismo particolare diviso in tre appuntamenti. Il privilegio del primo incontro toccherà ad alcuni giornali scelti in maniera arbitraria dalla società, poi toccherà a qualche televisione nazionale mentre per tutti gli altri “comuni mortali” se ne parla a Dimaro. Il cuore dell’informazione, i giornali on-line, le TV  e radio locali, che rappresentano gli strumenti più seguiti dai sostenitori del Napoli, viene privato della possibilità di raccogliere le prime dichiarazioni di Maurizio Sarri e magari d’interagire con lo stesso.

Una scelta che presuppone un’idea medievale della comunicazione e un metodo antidemocratico. Il Napoli è un’azienda e sceglie nella propria autonomia come impostare la comunicazione delle sue attività ma la libertà d’informazione è stabilita dalla Costituzione della Repubblica Italiana, dall’articolo 21. Tale scelta rappresenta un attacco intollerabile ai nostri diritti e, dopo tante altre scelte inaccettabili, siamo costretti a farci sentire.

Non riporteremo una parola delle interviste di Maurizio Sarri a giornali e TV, stavolta non faremo da cassa di risonanza alle interviste esclusive concesse dal Napoli prima della presentazione ufficiale. Ci dispiace per i nostri lettori ma siamo sicuri che capiranno il valore della nostra posizione. Non possiamo accettare che le nostre testate che vanno avanti senza i finanziamenti statali ma solo con la forza, l’intraprendenza e la passione di seri professionisti possano essere trattate come realtà di serie B. “Vengono prima gli invitati del presidente De Laurentiis”, è il messaggio inviato a tutti noi “comuni mortali” ma stavolta non ci siamo, nei nostri portali non trovate spazio”.

 

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