Castellammare: “Santa Caterina quartiere aperto” è polemica con l’amministrazione

santa caterina quartiere aperto loc. 2015La seconda edizione di “Santa Caterina quartiere aperto”, prevista per il 18 e 19 luglio, rischia di non svolgersi, é polemica tra gli organizzatori dell’iniziativa e l’amministrazione comunale che, a distanza di un mese dai protocolli, non ha ancora risposto alla richiesta per le autorizzazioni necessarie. “Questa festa non sa da fare” è il titolo di un breve comunicato comparso sul profilo face book dell’associazione Myo, associazione capofila nell’organizzazione dell’evento. Più che un comunicato un vero e proprio sfogo contro l’amministrazione comunale: «Siamo ormai a luglio e ancora non si ha nessuna risposta, ditemi voi come si fa a confermare artisti a pagare la Siae, ad impegnarsi per fare tutto ciò che devi fare e sperare poi che ti facciano il piacere di firmarti una delibera di giunta..Già perché tutto deve passare sotto forma di piacere che loro ti fanno, mica è un tuo diritto da cittadino? noooo..questo è il sistema così funziona e così deve funzionare».

Ciò che è grave, invero, non è l’ eventuale diniego a svolgere l’iniziativa (lo stesso rientrerebbe nella discrezionalità dell’amministrazione), ciò che è veramente insopportabile è proprio il silenzio di palazzo Farnese. Non è la prima volta che questo accade, e, visti i numerosi precedenti, è plausibile che non sia l’ultima. Sono tante le associazioni stabiesi che segnalano questa incredibile mancanza da parte del comune stabiese e mentre il sindaco Cuomo va ripetendo che «le associazioni e i cittadini devono impegnarsi per il bene della città», sono tante le associazioni che lamentano il silenzio assordante della stessa amministrazione alle loro istanze protocollate. Non è tollerabile che nel 2015, in una grande città come Castellammare, la macchina comunale abbia una tale difficoltà a rispondere formalmente alle istanze di cittadini e compagini associative.

Ritornando alla questione delle kermesse negata, va detto che la prima edizione del 2014 ebbe un inaspettato successo: il quartiere si aprì alla città con degustazioni di prodotti tipici, mercatini artigianali, mostre pittoriche e fotografiche, proiezioni, madonnari, interventi musicali con tammorre dei Monti Lattari e posteggia napoletana. Guide offerte dai ragazzini del quartiere alla riscoperta della strada e della Chiesa di Santa Caterina, che tra l’altro ospita opere di Giuseppe Bonito, Ludovico Mazzanti e Giuseppe Verzella.

A testimonianza del successo dell’anno scorso, basta digitare le parole “Santa Caterina quartiere aperto” su di un qualsiasi motore di ricerca, per trovare tanti articoli di testate giornalistiche (compresa la nostra) risalenti alla prima edizione del luglio scorso. Un tripudio di titoli e commenti favorevoli, su tutti quello del IlMattino.it che il 27 luglio scorso titolava: “Castellammare, in tremila a Santa Caterina per il quartiere aperto. Un fiume di persone, tornate dopo anni a passeggiare in uno dei quartieri più vecchi della Città delle Acque e considerato, fino a ieri, off limits”.

Tral’altro è sufficiente leggere il documento protocollato dall’associazione organizzatrice per capire che stiamo parlando di richieste molto “semplici”, quanto indispensabili: occupazioni per il suolo pubblico, chiusura del traffico veicolare per il tratto compreso tra Largo Pace e Largo Santo Spirito, la presenza dei vigili urbani, servizio straordinario di raccolta rifiuti nelle date indicate. Così come basta leggere il programma per rendersi conto la straordinaria bontà dell’iniziativa che prevederebbe (a questo punto il condizionale e d’obbligo): l’abbellimento, con fiori e dipinti, degli antichi portali dei palazzi; l’esposizione di prodotti tipici locali da parte dei commercianti di Santa Caterina; attrazioni folkloristiche e musica popolare; esposizioni pittoriche e fotografiche.

Nello stesso documento compare anche la richiesta di autorizzazione per l’evento “Santa Caterina in fiera” che avrebbe previsto l’occupazione di gazebo presso la piazzetta Cristoforo Colombo (cd. piazza orologio) per tutte le domeniche dal 21 giugno al 13 settembre prossimo. Una iniziativa che avrebbe dovuto promuovere il riciclo ed il riuso di oggetti ancora utilizzabili. L’uso del condizionale passato in questo caso è di certo legittimo perché il silenzio dell’amministrazione, in questo caso, come in tanti altri, si è trasformato definitivamente in silenzio “diniego”. I termini sono scaduti. Per “Santa Caterina quartiere aperto” il tempo non è ancora scaduto, ma, ad ogni giorno che passa, aumentano le difficoltà organizzative. Dopo il comunicato “sfogo” dell’associazione Myo, la segretaria del sindaco ha chiamato i rappresentati dell’associazione fissando un incontro per mercoledi 8 luglio, probabilmente é l’ultima chance per far si che anche quest’estate Santa Caterina abbia la sua kermesse di riscatto sociale e l’amministrazione comunale salvi la faccia, in zona Cesarini.santa caterina quartiere aperto luglio 2014(Edizione 2014 di “Santa Caterina Quartiere aperto”)

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