“L’obiettivo – spiega Pagliuca – è fare sì che la forza del gruppo possa preservare l’esigenza del singolo: un fondo di garanzia che riguardi tutte le casse previdenziali può avere l’effetto di attenuare le criticità del singolo iscritto o della singola cassa”.
A fargli eco Bruno Miele, vicepresidente Odcec Napoli Nord: “Si discute tanto di precariato, e professioni come quella dei commercialisti non hanno garanzie o scudi che possano essere d’aiuto nei momenti di difficoltà. Dobbiamo ipotizzare provvedimenti concreti per agevolare chi lavora nel nostro settore”.
“In Italia ci sono un milione e mezzo di professionisti e tra questi numerosi necessitano di misure assistenziali – ha sottolineato Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cnpr – Siamo al lavoro su misure che vadano incontro alle fasce più deboli, come le lavoratrici madri, i colleghi che hanno condizioni di malattia di lungo termine o necessità di assistenza domiciliare”.
Secondo Sergio Luciano, coordinatore dei delegati della Campania della Cassa Ragionieri “la questione dei diritti acquisiti è discussa ormai a livello nazionale. Sono ottimista sulla possibilità di raggiungere ottimi risultati per il welfare, cercando in questo modo di raggiungere un equilibrio”.
“L’apertura del ministero del Lavoro – ha sottolineato Roberto Mario Bianco, delegato della Cnpr -, rappresenta una novità molto importante: diversi colleghi incontrano difficoltà nello svolgimento dell’attività quotidiana e varie forme di assistenza possono essere importanti per una categoria priva di ammortizzatori sociali”.
In conclusione, Giuseppe Vitagliano, delegato Cnpadc e consigliere Odcec Napoli Nord, ha sottolineato come “l’obiettivo sia quello di trovare misure concrete sempre più evolute per sostenere i settori deboli della nostra popolazione assistita”.