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Castellammare, Melisse: “l’opposizione dimentica consigli saltati per beghe politiche”

melisse; consiglio comunale castellammare di stabia;
melisse; consiglio comunale castellammare di stabia;(foto di edgardo esposito)

“I paladini della buona politica stabiese dovrebbero ricordarsi anche di avere buona memoria. Altrimenti, rischiano di incappare in clamorose figuracce. Nel consiglio comunale convocato per ieri (martedì 7 luglio) io ero presente.
Dico anche che, essendo stato convocato da 12 esponenti della minoranza, già solo con questi numeri avrebbero potuto portarlo avanti. Perché ciò non è accaduto?”. Lo si legge in una nota del consiglieri comunale Eduardo Melisse

E i paladini della buona politica, allora, andassero a rileggersi gli atti che allego alla mia dichiarazione.
Il consiglio comunale del 18 settembre 2012, con allora sindaco Bobbio, fu richiesto quale primo firmatario dal sottoscritto: in quella data alcuni consiglieri (si evince dagli atti allegati in pdf alla voce consiglio comunale 2012) all’appello iniziale erano presenti. Poi, dopo, prima di concludere la discussione e passare l’ ordine del giorno uscirono dall’ aula facendo decadere il numero legale.

Entrando nel merito della vicenda poi, che è quella del tema abusivismo a Varano, ricordo che esiste un pronunciamento del Soprintendente Osanna in merito alla possibilità di effettuare saggi nel sottosuolo nella zona di Varano. Da quella comunicazione si evince che per il foglio 15 catastale c’è la possibilità ad eseguire i saggi, mentre tale possibilità è preclusa per il foglio 6.

Ovviamente io ritengo invece, e la mia posizione appare chiara, che per tutti i residenti dovrebbe essere consentita la possibilità di effettuare saggi. Nella logica e naturale tutela dei beni archeologici e paesaggistici, infatti, ritengo che qualora un saggio dimostri che non vi sono reperti o vestigia antiche nei pressi o nel sottosuolo di un’abitazione si possa fare di tutto per salvare quest’ultima. Qualora, invece, i saggi dimostrino l’esistenza di un passato archeologico allora appare naturale che niente possa essere fatto per salvare quelle abitazioni.

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