Racket, la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha chiesto il rito immediato per gli esattori del clan Gionta. Per
Salvatore Bevilacqua, Salvatore Buonocore, Giovanni Gallo, Gaetano Acampora, Salvatore Teano l’accusa è di tentata estorsione aggravata dal metodo camorristico.
Nel mese di marzo furono arrestati Acampora e Teano per aver minacciato un operaio che lavorava in un noto market
cittadino chiedendo dove fosse il responsabile. Si presentarono come membri “dell’Annunziata” e la richiesta era una somma di mille euro di ‘pizzo’. Poco dopo, a seguito delle indagini, sono stati individuati e arrestati.
Strategia più violenta quella utilizzata da altri due affiliati ai Gionta, Bevilacqua e Buonocore, per estorcere la tangente. Esplosero colpi di pistola contro i cancelli di ingresso della “Lucherini Viaggi” e di un distributore di benzina a Via Vittorio Veneto. Esattamente un mese dopo i carabinieri, riuscirono a bloccare i due, e in loro compagnia venne fermato anche Giovanni Gallo.
Il processo inizierà il prossimo 14 ottobre nelle aule del Tribunale di Napoli dove gli imputati alla sbarra si dovranno difendere dall’accusa di tentata estorsione.
Gennaro Esposito