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Pompei, “dopo la consegna, tolti gli spazi agli anziani dell’Unitre”

gaudiummNelle zone non proprio evolute resta doppiamente difficile operare per qualcosa estranea al materialismo perché è sempre ostico uniformarsi a concetti lontani dai propri interessi.

A Pompei un’iniziativa di questo genere, nel nome dell’UNITRE è riuscita a promuovere un’associazione con princìpi sani ed istruttivi riunendo attorno a sé un numero considerevole di persone.

La nuova Amministrazione Comunale prese atto di questo successo ed elargì, pochi mesi addietro, uno spazio adeguato alle necessità tecniche e programmatiche dell’associazione. C’erano stati i tempi difficili dell’iniziazione, degli adattamenti e di una sede totalmente priva delle naturali necessità operative.Tutto bene dunque! Sarebbe stato così se la stessa Amministrazione Comunale, inavvertitamente, inspiegabilmente ed inaspettatamente non fosse ritornata sulle decisioni decurtando lo spazio prima concesso del 60% rendendo di fatto impossibile il prosieguo dell’attività.

Un vuoto decisionale e contraddittorio che penalizza un’aspirazione spontanea di tanta gente e ricondanna Pompei a subire le solite farse politichesi mai portatrici di progresso.

E’ proprio vero che dove mancano idee nuove ed avanzate cresce soltanto la malerba, ovviamente propizia solo agli interessi dei soliti noti. Come tra le persone civili gradirei un riscontro alle presenti argomentazioni e sapere se si avverte la responsabilità di un atto amorale e disprezzabile.

Rag. Pierdomenico Amodio

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