Pozzuoli: tutto si fa perché nulla cambi. Altro che tavolo per la sicurezza voluto dal sindaco Vincenzo Figliolia la città è oggi più che mai in balia di balordi e ladri professionisti che imperversano soprattutto nella zona periferica della città. Le carenze ormai non si contano: blatte e grossi ratti hanno scambiato la centralissima via Napoli per un hotel a 5 stelle mentre indisturbati bagnanti continuano ad usufruire quotidianamente di tratti costieri soggetti a divieto di ingresso in acqua (in molti casi persino di elioterapia).
Il tutto, sia chiaro, sotto gli occhi delle forze dell’ordine e della stessa capitaneria di porto (competente in materia). Per anni abbiamo lanciato richieste di intervento dalle pagine del giornale, fotograficamente documentato scempi mai bonificati ma ad oggi nulla è cambiato. Tristemente sorridiamo nell’apprendere da alcuni mass media della identificazione di Pozzuoli con l’appellativo di località “in” del turismo campano: evidentemente questi sia pur validi organi di comunicazione non conoscono “direttamente” la realtà di cui narrano altrimenti dovremmo malignamente pensare ad un’alterazione mirata dei fatti da parte della classe politica indigena.
Per non parlare poi della via di Pozzuoli che unisce Bagnoli a Pozzuoli: territorio di nessuno. Lo Stato è assente in aree dove si fatica a distinguere il lecito dall’illecito, dove si continua imperterriti a violare la legge a pochi metri dal commissariato di Bagnoli e soprattutto dove i cittadini, gli onesti contribuenti, sembrano non avere diritti. Duole costatare come due ufficiali di governo, rispettivamente Vincenzo Figliolia e Luigi de Magistris riescano a ignorare così palesemente le sacro sante rivendicazioni dei residenti da trasformare il vissuto di celebri comunità in tragicomiche farse. In sintesi: malaffare e inciviltà Vs Napoli e Pozzuoli 5 a 0.
Alfonso Maria Liguori