“Il Progetto definitivo relativo alla costruzione di un Centro Sportivo (piscina, palestra polivalente, sala ginnica) in località Santa Maria del Pozzo, presentato all’approvazione del Consiglio Comunale nella seduta del 6 luglio 2015 per un costo complessivo pari a 3.929.836,90, si discosta immotivatamente e notevolmente dal progetto preliminare approvato POCHI MESI PRIMA dalla medesima Giunta Comunale con delibera n. 108 del 29/09/2014, che invece prevedeva gli stessi interventi per un costo totale di 8.630.000,00 euro.
Il gruppo consiliare del PD ha chiesto le motivazioni in sede di Consiglio Comunale del perché di questo forte ridimensionamento dei costi che ha portato ad una riduzione della cubatura della piscina e degli spazi delle palestre”. Lo ha detto attraverso una nota stampa il capogruppo consiliare del Pd di Somma vesuviana Giuseppe Cimmino.
“Inoltre il gruppo consiliare del PD ha fatto rilevare che non risulta essere stato superato il diniego opposto dalla Sovrintendenza ai Beni artistici e architettonici della Regione Campania già espresso rispetto al medesimo intervento approvato dalla Giunta comunale nell’anno 2006 (Giunta di centrosinistra) per la realizzazione del Palazzetto dello Sport: la Sovrintendenza ritenne di non esprimere parere favorevole in quanto l’area a ridosso del Complesso monumentale San Maria del Pozzo era di enorme valore artistico e architettonico.
Il gruppo consiliare ha anche rilevato la mancata quantificazione delle risorse finanziare che il Comune deve impegnare per cofinanziare il costo per la realizzazione del progetto insieme al contributo regionale nonché i costi di gestione e manutenzione annui dell’impianto ultimato, da inserire nel bilancio annuale e pluriennale da approvarsi entro la fine del mese.
Memore delle opere progettate iniziate e mai terminate nel nostro Comune, mere cattedrali nel deserto (Case di Riposo per Anziani, Castello D’Alagno, Parcheggio dietro le Torri, Scuola Media Via Trentola, ecc., ecc), si nutrono molte perplessità relativamente alla reale volontà dell’Amministrazione di portare avanti obiettivi così qualificanti destinati a fornire servizi alla cittadinanza di carattere sociale culturale e che favoriscono lo sviluppo economico.
Per tali motivi e non avendo la maggioranza consiliare accolto le richieste modifiche e le integrazioni all’atto deliberativo, il Gruppo consiliare del PD è stato costretto ad astenersi, pur rimanendo fortemente impegnato a vigilare e a denunciare tutte le inadempienze che dovessero portare a un fallimento della realizzazione di una struttura pubblica di cui la cittadinanza avverte la necessità da anni”.