Quello che più colpisce è come lo sport ancora una volta precorre i tempi e i cambiamenti decisi dalla politica. Il glorioso sodalizio partenopeo che ha allevato fior di campioni sensibile ai cambiamenti dei tempi allunga così lo sguardo nel golfo e interpretando lo spirito e la filosofia della Città Metropolitana estende la sua mission e nell’ottica di area vasta raggiunge Portici, porta di ingresso al Miglio d’Oro, cerniera tra l’antica capitale e l’area metropolitana ridisegnata dal legislatore.
Come sempre ‘causa- effetto’ determinano ciò che accade, non a caso Portici sta vivendo un momento di grande trasformazione urbanistica e sociale, è tra le prime città costiere che da tempo non scarica più in mare acque inquinanti e la tutela marina è oramai impressa nelle coscienze della stragrande maggioranza dei cittadini.
Davide Tizzano e l’indigeno Aldo Calì consapevoli di tutto ciò hanno remato affinché la prua delle canoe toccasse la banchina al disotto della primo tratto di ferrovia italiana per piantare un seme che darà sicuramente buoni frutti. Avvicinare i ragazzi al canottaggio attraverso il gioco per poi conquistare la loro passione è ciò che hanno in testa, ma già si pensa ad una gara lungo le acque del golfo, da Napoli a Portici, da inserire nel calendario ufficiale della federazione. Ieri mattina intanto alla presenza del comandante della locale Capitaneria di Porto, Domenico Ferrara il sindaco Nicola Marrone ha consegnato le chiavi della struttura che da oggi diventa la sede satellite della Canottieri.