Qualcuno gioca a fare il sindaco?

aliberti uliano

La politica è alla frutta! E purtroppo con lei anche noi, che, mentre prendiamo un caffè, perché la gente è sempre oltre questa “specie” di politica, dobbiamo sorbirci anche la “lite” in diretta social media tra due sindaci: quello di Scafati ed il suo collega di Pompei.
Una volta i panni sporchi si lavavano nelle stanze dei palazzi di città, al massimo nei salotti di casa di qualche politico. Spesso gli stessi luoghi servivano anche per la malapolitica, per accordarsi, magari, su “come” farlo il “restyling” dell’uscita autostradale, su come risparmiare, tutti d’accordo, e anche su come spartirsi il risparmiato.
Poi è arrivata la “trasparenza”, quella sbandierata dal sindaco Uliano, quella che passa per i social per stuzzicare ed “indispettire” la fascia tricolore confinante, come ha fatto il buon Aliberti da Scafati.
“Avrai sicuramente notato anche tu lo stato in cui versa l’uscita autostradale che le nostre Città condividono. E’ indecorosa… i nostri Comuni meritano un’immagine diversa”. A parlare, anzi, ad affidare una dichiarazione, sottile e pungente, alla stampa è per primo Aliberti che conclude con una provocazione: “Vorrei invitarti, pertanto, ad intervenire quanto prima per i lavori che sono di tua competenza oppure, nel caso avessi difficoltà, ad autorizzarci a lavori che proveremo a fare noi…”.

Una nottata per riflettere sulla risposta e via. Ancora attraverso i media la risposta di Uliano:
“È quanto mai inusuale per non dire inopportuno che il Sindaco di una città limitrofa scriva ad un collega per concertare un intervento di manutenzione stradale su un territorio che non gli appartiene. La sua lettera evidenzia, innanzitutto, una gratuita ingerenza nelle questioni di un altro Comune” e ancora “…Vorrei però ricordarLe che la campagna elettorale è terminata da un pezzo e a meno che non abbia altre mire espansionistiche, politiche e territoriali, La inviterei a risolvere le tante criticità presenti sul suo territorio”. E così la cosa prende i toni della classica lite tra comari… pensa ai guai di casa tua e non ti impicciare dei miei. Pensa al traffico della tua città, continua Uliano, che complica la circolazione anche della città di Pompei.

Il primo cittadino pompeiano parla di scarsità di fondi per la città mariana a fronte dei tanti soldi ereditati da Aliberti con il Piu Europa, soldi che gli permetterebbero di vantarsi dei tanti progetti e cantieri messi in essere.
Non c’è il tempo di esclamare, dopo aver letto il botta e risposta, un sacrosanto “poveri noi…”, che pronta, pochi minuti dopo, riecco in piena social-trasparenza, il rincaro di dose da parte di Aliberti.
“È una questione che ho più volte sollevato in privato con diversi Suoi amministratori, non avendo però mai avuto risposte concrete” e aggiunge “quelle che a Scafati stiamo realizzando da ormai 7 anni sono il frutto delle capacità politiche e gestionali del mio comune, che sa non solo captare, ma soprattutto poi utilizzare e rendicontare i fondi europei; chi ha governato Scafati prima di me, uomo del PD come Lei, ha ampiamente dimostrato di non esserne capace. Come vede, i fondi non basta “ereditarli”, bisogna poi saperli impiegare, altrimenti tornano in Europa!”.
Aliberti riconferma la disponibilità ad asfaltare il tratto antistante al casello autostradale e provocatoriamente, se non fosse bastato quanto già detto, si dichiara disponibile per eventuali consulenze gratuite per reperire fondi spendibili per il territorio pompeiano.
Ma la ciliegina sulla torta giunge a conclusione della social-lite, Aliberti conclude gettando benzina sul fuoco: “l’inefficacia della Sua azione amministrativa mi potrebbe far riflettere sulle “mire espansionistiche” di cui Lei parla, per ridare dignità a una città, quella di Pompei, che ha potenzialità enormi fino ad oggi inutilizzate”.

Ora basta! Magari continueranno a beccarsi, e magari i toni si alzeranno ulteriormente, ma a dirla tutta, non abbiamo più righe da dedicare a questa “specie” di politica e per dirla con il Crozza-De Luca, a questi “personaggetti… affannati mentali”.
È ora di chiudere ed andare in stampa. Il tempo anche in questo caso sarà sicuramente galantuomo ed a bocciare o premiare i nostri “bravi”politici per quanto avranno o non avranno fatto, come sempre, non potranno che essere gli elettori, noi continueremo a ricordare loro episodi di “alto profilo” come questo.

Gennaro Cirillo

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